sabato 30 maggio 2020

Sul Cinema, 10 di 10

"No, Sid! Non dare la colpa al cinema. I film non fanno nascere nuovi pazzi, li fanno solo diventare più creativi." 
(Billy Loomis in Scream, di Wes Craven - 1996)




giovedì 28 maggio 2020

Dampyr #242 - Il Pittore della Scuola Nera


Da quando, ormai sette anni fa, uscì il Dampyr Speciale n.9 attendo con emozione nuove storie ambientate nella Scuola Nera, o almeno con alcuni di quei fantastici personaggi. Talvolta sono stato accontentato, come ad esempio durante la lettura dell'albo numero 242 della serie regolare, “Il Pittore della Scuola Nera”.

Sappiamo che Harlan è stato studente del college infernale in questione, dove gli iscritti apprendono le arti della malvagità, ultimo umano (o almeno umano in gran parte) ad essere accettato prima di una perentoria proibizione ad ulteriori iscrizioni da parte di mortali umani. Ma scopriamo che invece, successivamente, è stata fatta una eccezione per lo straordinario talento artistico di Adam Weber.

Proprio il pittore Weber si presenta come un gran bel personaggio, in grado di affiancarsi ai nostri eroi, alla preziosa ed affascinante Ann Jurging ed ai vari docenti della Scuola per ritagliarsi un suo spazio ed un suo ruolo. Quindi le aspettative, procedendo nella lettura, si fanno alte, ma vengono deluse, poiché nonostante Adam Weber avrebbe tutte le carte in regola per meritare un approfondimento maggiore, la conclusione dell'albo delude un po', dal momento che invece di un valido ed emozionante antagonista, in grado di dare pepe alla narrazione e, perché no, anche alla continuity della serie, sembra risolversi solo come una effimera variante e carattere da poco più di sfondo.

La storia è comunque godibile, dal momento che il comparto grafico è di sicuro impatto visivo e apprezzabile. Le tavole si fanno incarnazione della fantasia di Michele Cropera, con uno
stile ricco di neri e fatto di segni e linee spezzate, in grado di creare nelle pagine incubi, atmosfere, visioni, architetture e creature mostruose emozionanti e mirabili.
Nonostante la proibizione di arruolare studenti dalla Terra dopo la storica crisi causata dalla ribellione del pur promettente Harlan Draka, il direttore Adar Melek e il suo fedele Haborym hanno fatto un’eccezione per Adam Weber, pittore dallo straordinario talento. Una volta diplomato, Adam s’imbatte però in un agente infernale che ha un conto da regolare con il Dampyr e i suoi amici. Ed è così che Harlan, Tesla e Kurjak, in compagnia di Ann Jurging, si trovano proiettati nel visionario mondo di Adam Weber, il pittore che dipinge gli incubi della sua anima perduta… (da sergiobonelli.it)

martedì 26 maggio 2020

Clara


Clara, di Thomas Eakins, 1890 - Parigi, Musée d'Orsay


Thomas Eakins è considerato uno dei più importanti pittori realisti statunitensi.
Protagoista del ritratto è la sua allieva Clara Janney Mather
Un dipinto molto intenso e suggestivo: il volto magro e allungato della donna, con gli occhi sbarrati che guardano di lato, emerge da un fondo scuro ed è illuminato da una luce che proviene da sinistra lasciando nella penombra metà del volto. Il risultato è che fatico a non rimanere concentrato su quel volto e mi emoziona l'effetto di luce, che rende affascinante una giovane donna di una bellezza sobria. 

lunedì 25 maggio 2020

Citazioni Cinematografiche n.356

È l'aglio di Ciccio che ti espelle! È il peperone di Satanetto che ti espelle! Tu sei colpevole di aver lanciato a Satanetto caciotta e ricotta, e verrai punita di colui che verrà a giudicare i buoni e i gran figli di mignotta! 
(Esorciccio/Ciccio Ingrassia in "L'ESorciccio", di Ciccio Ingrassia - 1975)



sabato 23 maggio 2020

Sul Cinema, 9 di 10

"Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente."
(Mario Monicelli)



mercoledì 20 maggio 2020

Samuel Stern #6 - Valery

Dopo la riflessione di carattere generale sul ruolo e posto che la serie potrebbe rivestire ed occupare, in questo sesto albo di Samuel Stern mi concentro sul particolare. Particolare che in parte risponde ad alcuni degli interrogativi che avevo proposto la volta scorsa.

Fin dall'apertura, una efficace ed impressionante splash page, l'albo “Valery” si presenta come un buon connubio fra conosciuto e “collaudato” e originale versione di quanto creatori e sceneggiatori hanno in mente.
Luca Blengino, sul solco delle sceneggiature precedentemente proposte da Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro, continua una interessante indagine sul fenomeno della nascita dei demoni, aggiungendovi un ulteriore punto d'interesse riguardante ciò che accade, quello che segue ad un esorcismo.

Con un meccanismo narrativo molto conosciuto, tanto utilizzato quanto efficace, come la stesura di un diario si approfondisce tanto la caratterizzazione di Valery, una ragazza liberata da un demone, quanto la vita quotidiana di Samuel. La scrittura si fa forte dei cambi di registro, adattato a seconda degli interlocutori, e di un saggio dosaggio di quanto fin qui visto e letto nella serie, chiarendo anche un po' la strada che presumibilmente i lettori faranno con i protagonisti, se vorranno continuare la lettura per qualche altro numero.
Per quanto riguarda il comparto grafico, il disegnatore Riccardo Randazzo è abile nel mostrare emozioni, travaglio e crisi della Valery del titolo, in particolare ne fa trasparire il malessere interiore per mezzo di occhiaie, rughe sulla fronte, sorrisi tirati e smorfie inquietanti, con il risultato che solitudine e depressione arrivano con forza al lettore. Molta cura anche nei primi piani di Samuel, che rendono bene la sua mimica facciale, con alcune inquadrature che consentono di conoscerlo meglio, nonché di decifrarne l’animo, per quanto rimanga ancora un carattere in via di definizione, da scoprire sia sul versante “pubblico” che su quello personale ed intimo (elementi che ne comporrebbero l'aspetto umano, probabilmente quello che potrebbe fare la differenza).

In sintesi, ritengo che questo albo di Samuel Stern sia leggermente superiore a quelli precedenti, in grado di attuare una buona sinergia fra sceneggiatore e disegnatore, oltre che a rispondere a qualche legittima perplessità sulla necessità di una ulteriore serie mensile a fumetti. Le aspettative vengono corrisposte e viene anche da chiedere di alzare ulteriormente il livello. Chissà cosa ci riserveranno i prossimi mesi.


martedì 19 maggio 2020

Guardare #5

Massimo Troisi e Massimo Bonetti in “Le vie del Signore sono finite” di Massimo Troisi - 1987

lunedì 18 maggio 2020

Citazioni Cinematografiche n.355

Hermione: Ascolta, Harry, hanno catturato Sirius. Da un momento all'altro i Dissennatori useranno il bacio.
Harry: Vuoi dire che lo uccideranno...?
Hermione: No, di peggio... Molto peggio. Gli succhieranno via l'anima.

(Hermione Granger/Emma Watson e Harry Potter/Daniel Radcliffe in "Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban", di Alfonso Cuarón - 2004) 


 

sabato 16 maggio 2020

Sul Cinema, 8 di 10

"Il cinema è un alto artificio che mira a costruire realtà alternative alla vita vera, che gli provvede solo il materiale grezzo."
(Umberto Eco) 




giovedì 14 maggio 2020

Giallo, Noir & Thriller/77



Titolo: L'Angelo Nero
Autore: Kjell Ola Dahl
Traduttore: Giovanna Paterniti
Editore: Marsilio – 2017


Se nel precedente romanzo di Kjell Ola Dahl di cui ho parlato (Il Corpo di Ghiaccio) l'attenzione del lettore era concentrata pressoché esclusivamente su una figura femminile, qui ne “L'Angelo Nero” il protagonista torna ad essere l'ispettore Gunnarstranda.
Lo troviamo all'inizio del libro alle prese con la morte, l'omicidio di un poliziotto. Un delitto avvenuto a tarda notte, nei pressi di un bar frequentato da molti colleghi a pochi passi dalla centrale di polizia. Un omicidio dalle caratteristiche poco chiare, con molti elementi che creano difficoltà e disagio ai colleghi chiamati ad indagare. Non ultimo elemento di disagio è il fatto che a capo delle indagini ci sia il “nostro” Gunnarstranda. È mal sopportato dagli altri poliziotti coinvolti a causa di quanto avvenuto circa un mese prima, ovvero proprio lui aveva fatto scattare una indagine interna, a livello disciplinare, proprio in merito ai comportamenti del collega ucciso.

Ivan Killi, questo il nome del collega ucciso, non era simpatico a Gunnarstranda, che rimane eccentrico quanto basta e non facile da sopportare durante un'indagine, ma sempre “sul pezzo” e capace di intuizioni e ragionamenti difficili per altri. Tagliato fuori da quel caso, si ritrova a lavorare nuovamente con l'ex collega Frank Frølich nella sezione persone scomparse. I due devono indagare sulla sparizione dell’avvocato Werner Welhaven, avvenuta a seguito di una serie di eventi e dietro più di un segreto. A mano a mano che il lavoro procede, Gunnarstranda si rende conto che le due indagini sono inevitabilmente intrecciate. A questo punto il lettore viene posto di fronte ad un possibile, probabile collegamento fra la scomparsa di un avvocato e l'uccisione di un poliziotto in seguito ad una rissa.

Mentre praticamente tutto il corpo di polizia rema contro, consapevolmente e colpevolmente oppure per semplice reazione e mal interpretato spirito di corpo, Gunnastranda insiste nel far procedere le due indagini che da parallele divengono intrecciate e clamorosamente sovrapponibili. Se si trova il responsabile della morte di Killi, si scoprirà cosa è accaduto all'avvocato e perché, oppure scavando nel passato di quest'ultimo si otterranno elementi per risolvere l'altro enigma.

L'intreccio è ottimo, la scrittura chiara e scorrevole, le situazioni più che plausibili e non mancano colpi di scena e momenti di azione. In una Oslo estiva, fra poliziotti corrotti, segreti familiari, insabbiamenti e ostruzionismi, psicologhe dal comportamento non proprio limpido, ragazze problematiche e conti bancari che nascondono azioni al limite del legale il libro procede e coinvolge, convince e fa conoscere ancora meglio il suo protagonista e gli altri personaggi di questa serie, che Marsilio continua a pubblicare.

Nella notte di un caldo sabato di agosto, Ivar Killi, poliziotto in congedo, viene ucciso con un colpo di pistola a bruciapelo a pochi passi dal dipartimento di polizia di Oslo. Le indagini vengono affidate all’ispettore Gunnarstranda, ma tra i colleghi c’è chi non è d’accordo, e non fa nulla per nascondere disprezzo e rabbia nei suoi confronti. Prove determinanti spariscono dal suo stesso ufficio e dall’appartamento sigillato della vittima, in particolare una scheda di memoria contenente alcune foto che ritraggono una ragazza molto giovane con indumenti fetish, imbavagliata e legata a una sedia. Qualcuno sta facendo di tutto per ostacolare il suo lavoro, e alla fine il caso gli viene tolto. Gunnarstranda torna così a far coppia con Frank Frølich, e insieme a lui dovrà occuparsi della scomparsa di un noto avvocato, seguendo un’indagine che, per vie fortuite, lo riporterà sulle tracce dell’omicidio di Killi. (da giallosvezia.it)




martedì 12 maggio 2020

Guardare #4

Audrey Tautou e Gaspard Ulliel in “Una lunga domenica di passione” di Jean-Pierre Jeunet - 2004

lunedì 11 maggio 2020

Citazioni Cinematografiche n.354

Quella notte, una volta che avevo lasciato le sorellone e mi ero infilata nel letto, all'improvviso simili ricordi sconnessi dei tempi della quinta elementare vennero a riemergere uno dopo l'altro nel mio cuore. Sul nostro cane domestico, chiamato Gon, sul festival di atletica, sull'essermi terrorizzata con i manga di Umezu Kazuo, sulla passione per i temperamatite elettrici: mi ricordavo vividamente persino di cose di così poco conto. Ed era proprio come un film che occupava la mia testa, e finiva col sopraffare la me stessa reale. 
(Taeko in "Pioggia di ricordi", di Isao Takahata - 1991)





sabato 9 maggio 2020

Sul Cinema, 7 di 10

"Le nuove tecnologie sono solo degli strumenti, come le vecchie. Il linguaggio cinematografico è da sempre lo stesso. Guardate le foto di scena di settant'anni fa e quelle di oggi: vi sono macchine da presa, gente davanti e persone dietro in entrambi i casi. E alla fine sono la regia e il montaggio a fare il film."
(John Landis) 



giovedì 7 maggio 2020

Sirene: Ungaretti e Tim Buckley


Sirene

Funesto spirito
Che accendi e turbi amore,
Affine io torni senza requie all'alto
Con impazienza le apparenze muti,
E già, prima ch'io giunga a qualche meta,
Non ancora deluso
M'avvinci ad altro sogno.
Uguale a un mare che irrequieto e blando
Da lungi porga e celi
Un'isola fatale,
Con varietà d'inganni
Accompagni chi non dispera, a morte.

(Giuseppe Ungaretti, da “Sentimento del Tempo”)


lunedì 4 maggio 2020

Citazioni Cinematografiche n.353

Hermione: È un po' strano, non trovate?  
Harry: Strano?  
Hermione: Tu senti una voce, una voce che tu solo puoi sentire, e spunta fuori Mrs Purr pietrificata! Lo trovo... strano.  
Harry: Pensi che avrei dovuto dirglielo? A Silente e agli altri, intendo.  
Ron: Sei impazzito?  
Hermione: No, Harry. Perfino nel mondo dei maghi sentire voci non è un buon segno. 
(Hermione Granger/Emma Watson, Harry Potter/Daniel Radcliffe e Ron Weasley/Rupert Grint in "Harry Potter e la Camera dei Segreti", di Chris Columbus - 2002)




 

domenica 3 maggio 2020

Dampyr #241 - Il Cavaliere di Roccabruna


Albo speciale all'interno della serie regolare per festeggiare i venti anni di Dampyr, speciale nella foliazione (118 pagine), speciale nella colorazione e speciale perché il protagonista non è Harlan, bensì suo padre Draka.
Mauro Boselli, Majo e Matteo Vattani, quest'ultimo ai colori, fanno squadra per celebrare una iniziativa editoriale che raggiunge un traguardo niente affatto trascurabile. Venti anni di vita nelle edicole sono un tempo notevole, che solo perché inseriti nell'ambito delle pubblicazioni Bonelli non ci fanno gridare al mezzo miracolo.
Ma il festeggiamento non è con un “semplice” albo più grande e colorato, bensì si sostanzia in una sorta di celebrazione di alcuni fra i più grandi meriti e peculiarità di una testata che continua a ritagliarsi una sua dimensione, un suo ruolo ed una sua ragione d'essere, mese dopo mese.

Il cavaliere di Roccabruna”, il numero 241, è un esempio del valore e della ricchezza di un mondo narrativo che caratterizza ciò che Boselli ha costruito in due decenni di storie. Storie che hanno condotto i lettori in un universo, non solo narrativo, che ha spaziato in secoli di Storia, unendo e facendo danzare fra loro folklore, leggende, cronaca, avvenimenti diversi tra loro, mito e realtà, con il valore aggiunto di presentare decine di personaggi, tutti protagonisti a loro modo e secondo differenti inclinazioni, di altrettanti cicli narrativi, altro elemento della serie che mi appassiona. 

 

L'invito è a leggere l'albo, gustoso sia per chi conosce la serie, poiché scoprirà ulteriori tasselli del passato e anche del presente dei protagonisti, sia per il lettore occasionale, che potrà quantomeno godere della narrazione densa, nutrita e preziosa di Boselli e delle tavole ricche, dettagliate e precise di Majo, sempre a suo agio nel ricostruire gli ambienti, i costumi e le situazioni dell'Europa del '600, la Guerra dei Trent'anni in questo caso.

Un antico e magico volume della libreria di Harlan, quello che lo fece entrare nel corpo di suo padre e rivivere la sua lotta contro i Wehrwolfe di Sassonia, proviene dalla Biblioteca del Castello di Hochosterwitz, in Carinzia. L’antica fortezza, che Draka difese dai Turchi, è di nuovo minacciata, quando la Carinzia, risparmiata in parte dalla guerra che imperversa in tutta Europa, viene invasa dalle creature inviate dal Maestro della Notte Vlatna. Insieme all’amata Fortunata e al di lei fratello Orlando, Draka, sotto le spoglie dell’anziano generale Drago dell’Armata Imperiale, difende il castello dai non-morti di Vlatna, tra cui il perfido Vulcan e la crudele Dorka, in questa avventura di 110 pagine a colori! (da sergiobonelli.it)


sabato 2 maggio 2020

Sul Cinema, 6 di 10

Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno.
(Hugo Cabret, dal film "Hugo Cabret", di Martin Scorsese - 2011)


venerdì 1 maggio 2020

1° Maggio

Per il lavoro,
Per chi ha un lavoro, 
Per chi non l'ha,
Per chi se lo è visto togliere,
Per tutti noi.