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venerdì 20 giugno 2025

Una Locomotiva


Un’altra locomotiva, potente questa, da espresso, con due gran ruote voraci, sostava sola, sbuffando dal fumaiolo un denso fumo nero che saliva dritto, lento lento nell’aria tranquilla.”


Quante persone! Altra folla, una folla infinita in mezzo al rollio dei vagoni, al fischio delle locomotive, al ronzio del telegrafo, al suono dei campanelli! Era come il gran corpo di un gigante sdraiato sulla terra, la testa a Parigi, le vertebre lungo tutti i binari, le membra aperte delle diramazioni, i piedi e le mani a Le Havre e agli altri capolinea. Passava e ripassava, meccanico, trionfale, dritto verso il futuro con matematica esattezza, ignorando volontariamente quanto di umano restava ai suoi due estremi nascosto ma tenace, l’eterna passione, l’eterno delitto.”



Agli orari regolamentari i treni passavano incrociandosi ormai sui due binari, la circolazione era stata completamente ripristinata. Passavano inesorabili, indifferenti nella loro meccanica onnipotenza, senza sapere nulla di quei drammi, di quei delitti. Che importanza avevano alcuni sconosciuti tra la folla caduti durante il cammino, schiacciati sotto le ruote?! I morti erano stati rimossi, il sangue lavato, si ripartiva per andar laggiù, verso il futuro.”


Non importavano le vittime schiacciate dalla locomotiva in corsa! Non era comunque diretta verso il futuro, incurante del sangue versato? Senza guida, in mezzo al buio, come una bestia cieca e sorda scagliata contro la morte correva, correva, carica di carne da cannone, di soldati già rimbambiti di stanchezza, sbronzi, che cantavano.”




Brani da “La bestia umana”, di Emile Zola 

mercoledì 18 giugno 2025

Pausa pranzo? #3

(Marco Cocci e Barbara Scoppa in “Ovosodo”, di Paolo Virzì - 1997)


(Sarah Gadon e Robert Pattinson in “Cosmopolis”, di David Cronenberg - 2012)


 

(Marcello Mastroianni e Massimo Troisi in “Che ora è?”, di Ettore Scola, 1989)

(Michelle Williams in “Blue Valentine”, di Derek Cianfrance, 2010)


(Gigi Proietti in “Febbre da cavallo”, di Steno, 1976)



lunedì 16 giugno 2025

Citazioni Cinematografiche n.620

 

Xavier: La linea spezzata rappresenta gli spostamenti del mutante che ha attaccato il presidente. Ho avuto difficoltà a localizzarlo...
Wolverine: Be', non può concentrarsi di più?
Xavier: Se lo volessi uccidere sì!
(Professor Xavier/Patrick Stewart e Wolverine/Hugh Jackman in “X-Men 2”, di Bryan Singer – 2003)







lunedì 9 giugno 2025

Citazioni Cinematografiche n.619

 

Eravamo dalle parti di Barstow, ai confini del deserto, quando le droghe cominciarono a fare effetto. Ricordo che dissi qualcosa tipo "Sento la testa leggera... potresti guidare tu?" D'un tratto ci fu un terrificante ruggito intorno a noi, e il cielo si riempì di cose che sembravano enormi pipistrelli stridenti in picchiata sulla nostra macchina... e una voce urlava "Santo iddio cosa sono questi maledetti animali?!"

(Raoul Duke/Johnny Depp in “Paura e delirio a Las Vegas”, di Terry Gilliam - 1998)





mercoledì 4 giugno 2025

Pausa pranzo? #2

 

(Juliette Binoche in “L'insostenibile leggerezza dell'essere”, di Philip Kaufman - 1988)


(Ugo Tognazzi in “In nome del popolo italiano”, di Dino Risi - 1971)


(Valerio Mastandrea in “L'odore della notte”, di Claudio Caligari - 1998)


(Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant in “Il sorpasso”, di Dino Risi - 1962)


(Maya Sansa in “Benzina”, di Monica Stambrini, 2001)



lunedì 2 giugno 2025

Citazioni Cinematografiche n.618

 

Oh, Figaro, guarda! Guarda! La stella dei desideri! Stellina fatata, d'argento ammantata, che brilli nel ciel, fai in modo, fatina, che il sogno sia ver. Figaro, sai cos'ho desiderato? Ho chiesto che il mio Pinocchio diventi un bambino vero. Non sarebbe magnifico? Pensa un po', un bambino vero...

(Geppetto in “Pinocchio”, di Hamilton Luske e Ben Sharpsteen - 1940)








mercoledì 28 maggio 2025

Pausa pranzo? #1

(Massimo Troisi in “Le vie del Signore sono finite”, di Massimo Troisi - 1987)


(Yvonne Furneaux in “La dolce vita”, di Federico Fellini - 1960)


(Alberto Sordi ed Elena Fiore in “Il Marchese del Grillo”, di Mario Monicelli - 1981)


(Michel Serrault in “Il vizietto”, di Edouard Molinaro - 1978)


(Maurizio Tocchi e Monica Vitti in “A mezzanotte va la ronda del piacere”, di Marcello Fondato - 1975)



 

lunedì 26 maggio 2025

Citazioni Cinematografiche n.617

 

Ragazzi belli, voi dovete mettervi in testa una cosa: voi siete dei professionisti, pagati male – lo so! – ma sempre meglio di quello che meritate! E allora mettetecela tutta, Santa Madonna!

(Direttore d'orchestra/Gianrico Tedeschi in “Il merlo maschio”, di Pasquale Festa Campanile - 1971)






venerdì 23 maggio 2025

Giallo, Noir & Thriller/96


Titolo: Paziente 64
Autore: Jussi Adler Olsen
Traduttore: Maria Valeria D’Avino
Editore: Marsilio - 2019


Quarta indagine condotta dallo strano trio Carl, Assad e Rose, gli investigatori della sezione “Q”, già precedentemente incontrati ed apprezzati.

Jussi Adler-Olsen è noto che sia fra i miei preferiti fra gli autori attivi nel panorama giallo-thriller, almeno per quelli che, ogni tanto, hanno la pazienza e la cortesia di passare da queste parti.

Anche “Paziente 64” si fa leggere con piacere e soddisfazione, principalmente perché sa essere scorrevole ed avvincente, oltre che grazie alla capacità dell'autore di offrire molto su cui riflettere, argomenti scottanti e di attualità.

I “nostri eroi” sono attivi su più fronti, privati e personali, lavorativi e sociali, che si intrecciano e si mescolano tra loro in modo quasi naturale, addirittura piacevole ed accattivante.


Adler-Olsen inoltre sa inserire nel romanzo momenti più leggeri, persino di ilarità, che hanno il merito sia di farci affezionare ai protagonisti della serie, che di stemperare la necessaria tensione che si crea, permettendo al lettore di gestire la rabbia che prova nei confronti dei diversi personaggi negativi.


Una piccola isola remota dove un tempo venivano relegate donne scomode, o semplicemente sfortunate, umiliate e maltrattate in nome del mantenimento di un ordine folle. Nete Hermansen era riuscita a scappare – o almeno è quello che credeva. Il giorno in cui il passato la riagguanta, la sua sete di vendetta si fa incontenibile, e la Sezione Q guidata da Carl Mørck si trova ad affrontare uno dei casi più difficili che abbia mai avuto tra le mani. Cosa successe, veramente, su quell’isola cinquant’anni prima? Con una vita privata a dir poco ingarbugliata e un caso di omicidio che lo coinvolge in prima persona, Carl Mørck non è nello stato d’animo adatto per affrontare una nuova indagine. Ma il macabro scenario che emerge dopo la riapertura di un cold case sull’inspiegabile scomparsa di una prostituta, piccola tessera di un mosaico molto più grande, non gli dà alternativa. La nuova indagine del trio formato dall'ispettore Carl Mørck e dai suoi assistenti Assad e Rose ci fa sprofondare in uno degli episodi più oscuri della storia danese recente, i cui effetti devastanti rivelano il volto di una società molto lontana dalla sua immagine esemplare. (da marsilioeditori.it)





lunedì 19 maggio 2025

Citazioni Cinematografiche n.616

 

Ci proclamiamo e in effetti lo siamo difensori della libertà ovunque essa continui a esistere nel mondo ma non possiamo difenderla altrove se a casa nostra la calpestiamo.

(Edward R. Murrow/David Strathairn in “Good Night, and Good Luck”, di George Clooney - 2005)





lunedì 12 maggio 2025

Citazioni Cinematografiche n.615

Margherita: A cosa pensi mamma?
Ada: A domani

(Margherita/Margherita Buy e Ada/Giulia Lazzarini in “Mia madre”, di Nanni Moretti - 2015) 




lunedì 5 maggio 2025

Citazioni Cinematografiche n.614

 

Senti, Marnie: ma tu chi saresti?

(Anna in “Quando c'era Marnie”, di Hiromasa Yonebayashi - 2014)





lunedì 28 aprile 2025

Citazioni Cinematografiche n.613

 

Nolan: Sono venuto qua per ammazzarlo. Bang bang! Uno in ogni occhio. Ma poi mi sono messo nella sua situazione e ho pensato...
Rachel Bedford: Non si farà vivo.
Nolan: Come sarebbe?
Rachel Bedford: Perché ha affondato le altre barche nella rada e non la tua?
Nolan: Vabbè, devo ammettere che è una cosa che non mi spiego.
Rachel Bedford: Ti ha lasciato apposta la tua barca perché vuole combattere con te in mare.
Nolan: No, non lo farò. Mi rifiuto. Io non voglio più combattere.
Rachel Bedford: Vuoi solo assassinarlo! Te ne starai qui al sicuro sul molo e gli sparerai negli occhi! Tu non sei un uomo, sei una bestia. I mostri come te dovrebbero essere tenuti sotto osservazione. Perché non trovi un altro modo per divertirti?
Nolan: Cosa? Io divertirmi? Ah, perché tu ci vedi del divertimento? Allora io rispetto più di te quell'animale.
Rachel Bedford: Con quel fucile?
Nolan: Ho preso questo fucile per ucciderlo, sì. È vero. Ma quando è arrivato il momento, ho capito che non potevo. Mi sono messo a riflettere e ho pensato che se quello che dici è vero, se le orche possono comunicare, io avrei guardato quell'animale dritto negli occhi e gli avrei detto che l'uccisione della sua compagna e suo figlio è stata una disgrazia. Non l'ho fatto apposta, non volevo ammazzarli. E gli avrei detto che mi dispiace e gli avrei chiesto perdono.

(Nolan/Richard Harris e Rachel Bedford/Charlotte Rampling in “L'orca assassina”, di Michael Anderson - 1977)








lunedì 21 aprile 2025

Citazioni Cinematografiche n.612

 

Sono stato per molto tempo un tossicomane convinto. Sì, io, Bob: il cocco di mamma, un ragazzo qualunque, uno come gli altri. Io e la mia banda rapinavamo i drugstore. Ce li siamo fatti tutti, su e giù lungo la costa del Pacifico, farmacie aperte e chiuse. Non faceva differenza, tecnica a parte. Ma non pensate che fosse una vita facile: è dura, quando sei un drogato, e fare il capobanda è ancora peggio. Io e Dianne eravamo sposati, l'amavo. Lei aveva due passioni: me e la droga. Formavamo una bella coppia. Quando uscivo di prigione tornavo sempre da lei. Rick era il mio braccio destro, il mio gorilla. Non era di primo pelo in materia di crimini: la sua fedina denunciava una crescita costante, prima delinquente minorile, poi ladruncolo. Prometteva bene. Poi c'era Nadine, la donna di Rick, una cassiera che aveva rimorchiato durante un colpo; un pezzo di ragazza niente male. Non aveva precedenti, e il suo sorriso ti coglieva sempre alla sprovvista. Ero il capo indiscusso, allora: tutto il gruppo gravava sulle mie spalle, e io ne sostenevo il peso, come un padre fa con i figli. E in fondo sapevo che non avremmo mai potuto vincere: il nostro era un gioco in perdita. Non potevamo vincere, anche nella migliore delle ipotesi.

(Bob/Matt Dillon in “Drugstore Cowboy”, di Gus Van Sant - 1989)





domenica 20 aprile 2025

mercoledì 16 aprile 2025

Si mangia #5

 

Dan Aykroyd e John Belushi in “The Blues Brothers”, di John Landis - 1980

Adam Bousdoukos in “Soul Kitchen”, di Fatih Akin - 2009


Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Stefano Satta Flores in “C’eravamo tanto amati”, di Ettore Scola - 1974


Ugo Tognazzi in “La terrazza”, di Ettore Scola - 1980


Denzel Washington in “He Got Game”, di Spike Lee – 1998



lunedì 14 aprile 2025

Citazioni Cinematografiche n.611

 

Neville: Io mi chiamo Robert.
Lisa: I nomi non contano più.

(Robert Neville/Charlton Heston e Lisa/Rosalind Cash in “1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra”, di Boris Sagal - 1971)




mercoledì 9 aprile 2025

Si mangia #4

 

Stefano Fresi in “Smetto quando voglio”, di Sydney Sibilia - 2014

Dan Aykroyd in “Una poltrona per due”, di John Landis - 1983


Kirsten Dunst in “Melancholia”, di Lars von Trier - 2011


Nino Manfredi in “Pane e cioccolata”, di Franco Brusati - 1973


Charlotte Rampling in “Swimming Pool”, di François Ozon - 2003