Nolan:
Sono venuto qua per ammazzarlo. Bang bang! Uno in ogni occhio. Ma poi
mi sono messo nella sua situazione e ho pensato...
Rachel
Bedford: Non si farà vivo.
Nolan:
Come sarebbe?
Rachel
Bedford: Perché ha affondato le altre barche nella rada e non la
tua?
Nolan:
Vabbè, devo ammettere che è una cosa che non mi spiego.
Rachel
Bedford: Ti ha lasciato apposta la tua barca perché vuole
combattere con te in mare.
Nolan:
No, non lo farò. Mi rifiuto. Io non voglio più combattere.
Rachel
Bedford: Vuoi solo assassinarlo! Te ne starai qui al sicuro sul
molo e gli sparerai negli occhi! Tu non sei un uomo, sei una bestia.
I mostri come te dovrebbero essere tenuti sotto osservazione. Perché
non trovi un altro modo per divertirti?
Nolan:
Cosa? Io divertirmi? Ah, perché tu ci vedi del divertimento? Allora
io rispetto più di te quell'animale.
Rachel
Bedford: Con quel fucile?
Nolan:
Ho preso questo fucile per ucciderlo, sì. È vero. Ma quando è
arrivato il momento, ho capito che non potevo. Mi sono messo a
riflettere e ho pensato che se quello che dici è vero, se le orche
possono comunicare, io avrei guardato quell'animale dritto negli
occhi e gli avrei detto che l'uccisione della sua compagna e suo
figlio è stata una disgrazia. Non l'ho fatto apposta, non volevo
ammazzarli. E gli avrei detto che mi dispiace e gli avrei chiesto
perdono.
(Nolan/Richard
Harris e Rachel Bedford/Charlotte Rampling in “L'orca assassina”,
di Michael Anderson - 1977)
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