lunedì 17 febbraio 2025

Citazioni Cinematografiche n.603

 

Doc Holliday: Si fermerà a lungo?
Wyatt Earp: Chissà.
Doc Holliday: Il tempo di catturare gli assassini di suo fratello?
Wyatt Earp: Sì, almeno in generale.
Doc Holliday: E in particolare?
Wyatt Earp: Come sarebbe a dire?
Doc Holliday: Non si sarà per ipotesi messo in testa di moralizzare la città?
Wyatt Earp: Be', a dire il vero non ci avevo pensato, ma non è una cattiva idea: mi pagano per questo.

(Doc Holliday/Victor Mature e Wyatt Earp/Henry Fonda in “Sfida infernale”, di John Ford - 1946)






venerdì 14 febbraio 2025

Ma se ci dimenticassimo del giorno di San Valentino?

 

Speriamo di incontrare qualcuno con lo stesso spirito di Zooey Deschanel!

O anche solo con la stessa voce!



It's february, the day's fourteen
but from the look on your face
you don't know what that means
Don't even try it, don't try to deny it
you forgot it was Valentine's Day
You tried to scramble and whip something up
but your balloons say 'Happy Birthday'
Your card says 'Mazel Tov'
There's no mistaking, don't bother faking
You forgot it was Valentine's Day
I bought you a sweater and baked you some cupcakes And put on some nice lingerie
You gave me your iPod and the cash in your pockets
And a USA today(and it wasn't even from today it was from an old hotel)
You said you made plans but it didn't seem right
When we went to Olive Garden at 11:15 at night
Your reservation should be in quotations
You forgot about Valentine's Day
I know I'm angry but later I'll be fine
You're just a moron
But at least you're mine
and you can bet I'll never let you forget
When you forgot about Valentine's Day

martedì 11 febbraio 2025

Risveglio difficile?

(Jeremy Irons, “Treno di notte per Lisbona”, di Bille August - 2013)



(Simon Pegg e Dylan Moran, “Run Fatboy Run”, di David Schwimmer - 2007)



(Romy Schneider, “La Piscina”, di Jacques Deray, 1969)

(Ewen Bremner, “Trainspotting”, di Danny Boyle, 1996)


(Rachel Weisz, “Constantine”, di Francis Lawrence, 2005)



lunedì 10 febbraio 2025

Citazioni Cinematografiche n.602

 

Cinquanta. Non mi fece alcun effetto toccare i trenta. Tutti avevano detto "Vedrai". Poi mi dicevano "È tragico toccare i quaranta". Ma si sbagliavano, io non ci detti il minimo peso. Poi dicevano che sarebbe stato un trauma quando si arriva ai cinquanta. Era vero... A dirti la verità, non credo di avere più ripreso il mio equilibrio da quando ne ho cinquanta.

(Marion Post/Gena Rowlands in “Un'altra donna”, di Woody Allen - 1988)







lunedì 3 febbraio 2025

Citazioni Cinematografiche n.601

 

Il mio matrimonio, te l'ho detto, è morto da anni. Non lo so perché. Ah, sì che lo so, è la seconda legge della termodinamica: prima o poi tutto si muta in merda.

(Sally/Judy Davis in “Mariti e Mogli”, di Woody Allen - 1992)




mercoledì 29 gennaio 2025

Gena Rowlands: un'altra donna

 


Che straordinaria attrice era Gena Rowlands!

Grazie”, direbbe il lettore di queste parole, “non hai proprio nulla di originale da scrivere?”. “Non se ne era accorto nessuno, secondo te?”, potrebbe, giustamente, rimproverarmi.

A questo punto, per chiedere, se non proprio la benevolenza quantomeno la pazienza del suddetto, deluso, lettore, aggiungo che quello era solo l'introduzione, magari un pretesto, per scrivere quanto segue. Nella speranza comunque che il lettore sia ancora tale, ovvero che non abbia nel frattempo abbandonato queste righe per dedicarsi a più stimolanti ed edificanti attività.


Ebbene qualche sera fa ho rivisto “Un'altra donna”, film del 1988 di Woody Allen. Quindi, per l'appunto, ho rivisto, perciò visto nuovamente, la grande prova recitativa ed interpretativa di Gena Rowlands. Prova goduta con occhi maggiormente sgombri e più adeguata disposizione d'animo, data da quella che qualche detrattore definirebbe “la vecchiaia”, ma che io, pietosamente, vorrei chiamare “maturità”, se non proprio “esperienza”.


La grandezza di Rowlands non è evidente solo da quest'opera, ovviamente, ma la mia, intensa, sensazione è che qui, diretta da un altro regista che non fosse John Cassavetes, sia riuscita a proporsi ed imporsi come il personaggio femminile meglio riuscito nella filmografia di Allen.

Entrambi newyorchesi, Allen e Cassavetes, il primo, differentemente dal secondo, spesso ha indagato “il femminile”, i pensieri e le emozioni delle sue protagoniste femminili attraverso il filtro di un altro protagonista maschile. In quest'opera, invece, con la protagonista femminile effettivamente al centro della sceneggiatura, si cerca di indagare “davvero” le sue emozioni e i suoi pensieri, senza filtrarli.

Un archetipo più europeo che nordamericano, meno abitante della “Grande Mela” e più vicino alla letteratura di lingua tedesca e nordeuropea. Non a caso la luce è curata da Sven Nykvist, lo stesso del maestro svedese Ingmar Bergman, tanto ammirato ed omaggiato da Allen.


Un'altra donna” è notevole, riassumendo con colpevole sintesi, anche, oserei in buona parte, per il felice e raro incontro fra attrice e regista. Un incontro dove Allen riesce a contenere quello che era l'ammirevole e spesso coinvolgente istrionismo della Rowlands, cucendole addosso un ruolo da interpretare con abile e lodevole sottigliezza, dove i mezzi sguardi, le frasi sussurrate e le mezze espressioni fanno gran parte del “lavoro”, mentre l'attrice offre al regista spiragli positivi, quasi insoliti nella sua visione del femminile e dei rapporti umani.


lunedì 27 gennaio 2025

Citazioni Cinematografiche n.600 - Giorno della Memoria

 

La scelta è tra fidarsi e non avere paura o non fidarsi e avere paura.

(Rosie/Scarlett Johansson in “Jo Jo Rabbit”, di Taika Waititi - 2019)






giovedì 23 gennaio 2025

A proposito degli Stranieri


William Shakespeare richiama alla tolleranza verso i migranti nell'opera “Tommaso Moro”.


Gli uomini sono da sempre "in cammino", sono sempre stati migranti e perciò, per qualcuno e per qualcosa, "stranieri".


I flussi migratori, la migrazione, come Shakespeare splendidamente narra e mostra in questa notevole scena, non è un fenomeno nuovo: la domanda fondamentale è come noi reagiamo ad esso, come chi ci amministra e governa si pone di fronte ad esso, quali decisioni prende e quali parole utilizza.




Immaginate allora di vedere gli stranieri derelitti, coi bambini in spalla, e i poveri bagagli arrancare verso i porti e le coste in cerca di trasporto, e che voi vi asseggiate come Re dei vostri desideri - l’autorità messa a tacere dal vostro vociare alterato - e ve ne possiate stare tutti tronfi nella gorgiera della vostra presunzione.


Vi piacerebbe allora trovare una nazione d’indole così barbara che, in un’esplosione di odio e di violenza, non vi conceda un posto sulla terra, affili i suoi detestabili coltelli contro le vostre gole.


lunedì 20 gennaio 2025

Citazioni Cinematografiche n.599

 

A:Vi ripeto che è impossibile. No, non sono mai stata a Frederichstadt!
X:Allora era altrove forse? A Carlstadt? A Marienbad? O a Baden Baden? O forse qui in questo salone... 

(A/Delphine Seyrig e X/Giorgio Albertazzi in “L'anno scorso a Marienbad”, di Alain Resnais – 1961)





lunedì 13 gennaio 2025

Citazioni Cinematografiche n.598

 

Signore e signori, siamo tutti al corrente che un mostruoso assassino è stato a sua volta assassinato in maniera brutale anche se possiamo ammettere che ha meritato la sua fine.

(Hercule Poirot/Albert Finney in “Assassinio sull'Orient Express” di Sidney Lumet - 1974 )







lunedì 6 gennaio 2025

Citazioni Cinematografiche n.597

Alice Frampton: Questa non è l'Irlanda del Nord, Harry.
Harry Brown: No, non lo è. Quelle persone combattevano per qualcosa, per una causa. Per queste invece è solo un modo per passare il tempo.

(Alice Frampton/Emily Mortimer e Harry Brown/Michael Caine in “Harry Brown”, di Daniel Barber - 2009)