domenica 31 agosto 2014

La fotografia secondo Robert Doisneau

 
“Non mi sono mai chiesto perché scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia disperata contro l’idea che siamo tutti destinati a scomparire. Sono deciso ad impedire al tempo di scorrere. È pura follia.”

Robert Doisneau


lunedì 25 agosto 2014

Citazioni Cinematografiche n. 59


Alan: "Contare le carte è un sistema infallibile!"
Stu: "Ed è anche una cosa illegale!"
Alan: "Non é illegale, é malvisto come... masturbarsi su un aereoplano.!"
Phil: "Mi sa che anche quello é illegale."
Alan: "Sì, forse dopo l'11 settembre che sono tutti suscettibili... Grazie tante Bin Laden!"

(Stu Price/Ed Helms, Alan Garner/Zach Galifianakis e Phil Wenneck/Bradley Cooper in “Una notte da leoni”, di Todd Phillips – 2009)
 

 

sabato 23 agosto 2014

Quando si parla con una donna

Sto cercando di ricordarmi di scegliere bene le parole quando parlo con una donna...

In particolare la madre dei miei bimbi!




(Massimo Troisi, "Ricomincio da tre" - 1981)

giovedì 21 agosto 2014

Silenzio # 10



FILACCI

Il silenzio è il guanto della voce? 
Potremmo toccarlo? 
Ricorderemo il silenzio d'un giorno 
      qualsiasi da bambini? 
Forse vola sfiorando il suolo? 
Il poeta che sceglie il silenzio: va 
      volontariamente o è il silenzio a chiamarlo? 
Chi tace, acconsente?

Sono risposte che non posso chiedere. 
Non temo il silenzio, 
anche quando si sfracella con le sue ali 
      di polvere sulla mia finestra. 
Non fa paura ascoltarlo. 
Ma temo di vederlo.

(Jorge Boccanera, da Sordomuta, 1991 – Trad. Alessio Brandolini)

lunedì 18 agosto 2014

Citazioni Cinematografiche n. 58


“Poche persone al mondo sanno cosa sia essere veramente disprezzati. Ma chi può biasimarle? Io mi guadagno da vivere rappresentando un'organizzazione che uccide 1.200 esseri umani al giorno. 1.200 persone. Stiamo parlando di due jumbo stracarichi di uomini, donne e bambini. Praticamente c'è Attila, Genghis Khan... e io, Nick Naylor, il volto delle sigarette, lo Zio Sam della nicotina.”

(Nick Nailor/Aaron Eckhart in “Thank you for Smoking”, di Jason Reitman - 2005)

 

domenica 17 agosto 2014

Dylan Dog # 334 # 335




Un unico post per parlare degli ultimi due albi, inediti, di Dylan Dog.


Il numero 334, “La Paga dell’Inferno”, ed il numero 335, “Il Calvario”, di fatto stanno portando a conclusione la tanto sbandierata e discussa “Fase Uno” del rilancio, o qualcosa di simile, della serie.


Ormai un anno fa Roberto Recchioni, affiancato da Franco Busatta e con la “benedizione” e supervisione di Tiziano Sclavi (per chi non lo ricordasse il creatore di Dylan Dog), annunciava un percorso di rinascita e revisione della serie dell’Indagatore dell’Incubo, pertanto, anche se manca ufficialmente ancora un albo (il prossimo in uscita a fine mese), per poi passare alla “Fase Due”, come ci ricorda il curatore stesso, si può già fare un bilancio, azzardare una personale valutazione, esprimere il proprio parere.


Me la sbrigo in fretta: chi ha “snobbato” la Fase Uno si è perso una serie di storie interessanti, con trame intriganti, qualche bell’albo da gustare anche dal punto di vista grafico e con una certa dose di ottimi ingredienti sia tipici della serie che, in qualche modo, anche nuovi per il nostro Dylan.


Non fanno eccezione il 334 ed il 335 della serie.



#334 – La Paga dell’Inferno.

Sono presenti stili e registri differenti, passando con buon ritmo e piacevolmente dal grottesco al surreale con un accenno di classico mistery di gusto britannico. Non un albo memorabile (ai tempi del liceo sarebbe stata una storia di secondo piano), ma la sceneggiatura risulta ben costruita, efficace sia per intrattenere che per stuzzicare, con una certa tensione narrativa, venata di umorismo, che invoglia la lettura fino ad un finale gustoso e che richiama temi e situazioni tipicamente alla Dylan Dog che mi aveva catturato quando ancora non mi facevo la barba (ed anche ora me la faccio raramente). Giovanni Di Gregorio gestisce semplici temi e qualche spunto interessante con mestiere e professionalità, nel rispetto del lettore, senza sorprenderlo ma facendogli gustare una buona storia. I disegni di Daniele Bigliardo hanno dalla loro dinamismo ed espressività, anche se forse non particolarmente adatti ad un’ambientazione londinese cittadina, che smorzano in qualche tavola gli elementi più classici. Ancora una volta da apprezzare la copertina di Angelo Stano, come ormai da un anno a questa parte più centrata ad illustrare il concetto, il tema alla base dell’albo, più che la storia in sé.
Ancora una volta da apprezzare la copertina di Angelo Stano, come ormai da un anno a questa parte più centrata ad illustrare il concetto, il tema alla base dell’albo, più che la storia in sé.



# 335 - Il Calvario

Scritto e sceneggiato da Giovanni Guardoni, illustrato da Paolo Martinello, per commuovere, inquietare, sparigliare la carte ed in qualche momento “far saltare il banco”. Pur rifacendosi a temi ed idee più volte presentati nella serie, ovvero la morte, la sofferenza, gli incubi, la malattia, la follia e l’orrorifico, il tutto viene originalmente rielaborato inserendo personaggi e situazioni che in un primo momento spiazzano il lettore (Dylan ha un figlio? Groucho racconta favole della buonanotte? Il ragazzino sta morendo, ma è realtà o finzione?), per poi tenerlo legato con suspence e tensione notevole. 

Non mancano una forte componente emotiva, dosata con grande intelligenza, ed una serie di sequenze horror molto riuscite, che permettono di sviluppare il racconto su vari piani. Accurati e veramente ben riusciti i disegni di Martinello, evidentemente a suo agio con il bianco e nero. La copertina? Fantastica!!


venerdì 15 agosto 2014

Grande


·        Il Grande Freddo;
·        Il Grande Caldo;
·        Il Grande Gatsby;
·        Piccolo, Grande Uomo:
·        Il Grande Fratello;
·        Il Grande Slam;
·        Il Grande Uno Rosso;
·        La Grande Occasione;
·        Grande, Grosso e Verdone;
·        La Grande Mela;
·        Il Grand Hotel;
·        Il Grand Canyon;
·        Il Grande Puffo;
·        Il Grande Oriente d’Italia;
·        Il Grande Raccordo Anulare;
·        La Grande Punto;
·        La Grande Bellezza;
·        Un Cuore Grande;
·        Da Grande;
·        La Grande Guerra;
·        Caterina la Grande;
·        Il Grande e Potente Oz;
·        La Grande Truffa;
·        Il Grande Dittatore;
·        Il Grande Diabolik;
·        Il Grande Drago Rosso;
·        Filippo il Grande;
·        Federico il Grande;
·        Il Grande Torino;
·        Il Grande Lebowski;
·        Il Grande Capo;
·        Il Canal Grande;
·        La Grande Abbuffata;
·        Il Grande Carro;
·        La Grande Barriera Corallina;
·        Marta Grande;
·        Il Grande Mazinga;
·        La Grande Fuga;
·        La Grande Depressione;
·        La Grande Rivoluzione Culturale;
·        La Grande Muraglia;
·        La Grande Armata;
·        La Grande Onda.











lunedì 11 agosto 2014

Citazioni Cinematografiche n. 57


“Queste saranno le Mura di Gerico, come quelle che caddero quando Giosuè suonò la tromba. Non temete, vedete? Non ho nessuna tromba!”

(Peter Warne/Clark Gable in “Accadde una notte”, di Frank Capra - 1934)
 

 

sabato 9 agosto 2014

lunedì 4 agosto 2014

Citazioni Cinematografiche n. 56


“Come sai, io sono un grande appassionato di fumetti, soprattutto di quelli sui supereroi. Trovo che tutta la filosofia che circonda i supereroi sia affascinante. Prendi il mio supereroe preferito: Superman. Non un grandissimo fumetto, la sua grafica è mediocre. Ma la filosofia, la filosofia non è soltanto eccelsa, è unica! […] Dunque, l'elemento fondamentale della filosofia dei supereroi è che abbiamo un supereroe e il suo alter-ego: Batman è di fatto Bruce Wayne, l'Uomo Ragno è di fatto Peter Parker. Quando quel personaggio si sveglia al mattino è Peter Parker, deve mettersi un costume per diventare l'Uomo Ragno. Ed è questa caratteristica che fa di Superman l'unico nel suo genere: Superman non diventa Superman, Superman è nato Superman; quando Superman si sveglia al mattino è Superman, il suo alter-ego è Clark Kent. Quella tuta con la grande "S" rossa è la coperta che lo avvolgeva da bambino quando i Kent lo trovarono, sono quelli i suoi vestiti; quello che indossa come Kent, gli occhiali, l'abito da lavoro, quello è il suo costume, è il costume che Superman indossa per mimetizzarsi tra noi. Clark Kent è il modo in cui Superman ci vede. E quali sono le caratteristiche di Clark Kent? È debole, non crede in se stesso ed è un vigliacco. Clark Kent rappresenta la critica di Superman alla razza umana. Più o meno come Beatrix Kiddo è la moglie di Tommy Plympton.”

(Bill/David Carradine in “Kill Bill Vol.2”, di Quentin Tarantino - 2004)
 

 

domenica 3 agosto 2014

Allo specchio


"Yves alzò lo sguardo e si scorse nello specchio. Era in uno stato d'animo così simile a quello delle radiose mattinate della sua infanzia che l'immagine riflessa lo colse spiavevolmente di sorpresa. Un viso di trentenne, stanco, offuscato, dal colorito grigiastro, con una piega amara agli angoli della bocca, gli occhi di un azzurro che sembrava sbiadito, cerchiati, e senza più le lunghe e seriche ciglia di un tempo... Il viso di un uomo ancora giovane, certo, ma già trasformato dallo spietato lavorio del tempo, che a poco a poco ha inciso sulla pelle morbida e liscia dell'adolescenza un lieve tratteggio, primo beffardo abbozzo delle rughe future."

(Il Malinteso, di Irène Némirovsky - Adelphi edizioni, trad. Marina Di Leo)