venerdì 29 ottobre 2021

Incipit 44/100

“Esito ad apporre il nome, il bel nome grave di tristezza, sul sentimento così completo, così egoista che io quasi me ne vergogno mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole. Non conoscevo lei, ma la noia, il rimpianto, e più raramente i rimorsi. Oggi, qualcosa si ripiega su me come una seta snervante e dolce, e mi separa dagli altri.”

(Bonjour tristesse, di Françoise Sagan – trad. Ruggero Sandanieli)



 

mercoledì 27 ottobre 2021

Signorina


Paolina, dolce
Paolina,
raggio di sole entrato nella mia
vita improvviso;
chi sei, che appena ti conosco e tremo
se mi sei presso? tu a cui ieri ancora
«Il suo nome – chiedevo – signorina?»;
e tu alzando su me gli occhi di sogno
rispondevi: «Paolina».

Paolina, frutto
natio,
fatta di cose le più aeree e insieme
le più terrene,
nata ove solo nascere potevi,
nella città benedetta ove nacqui,
su cui vagano a sera i bei colori,
i più divini colori, e ahimè! sono
nulla; acquei vapori.

Paolina, dolce
Paolina,
che tieni in cuore? Io non lo chiedo. È pura
la tua bellezza;
vi farebbe un pensiero quel che un alito
sullo specchio, che subito s’appanna.
Qual sei mi piaci, aureolata testina,
una qualunque fanciulla e una Dea
che si chiama Paolina.

(Umberto Saba, da Cose leggere e vaganti, 1920)

 


 

lunedì 25 ottobre 2021

Citazioni Cinematografiche n.430

Meishan: Quarta sorella, cosa fai qui di buon'ora?
Songlian: Ascolto il canto della terza sorella, che canta così bene.
Meishan: Tu credi? Bene o male, tutto è rappresentazione. Se reciti bene, inganni gli altri; se reciti male inganni te stessa. Se non sai ingannare neppure te stessa, non ti restano che i fantasmi.
Songlian: Tra gli uomini e i fantasmi, la sola differenza è il respiro.

(Meishan-terza sorella/Caifei He e Songlian-quarta sorella/Gong Li in "Lanterne Rosse", di Zhāng Yìmóu - 1991) 





domenica 24 ottobre 2021

venerdì 22 ottobre 2021

Incipit 43/100

“Nella mia casa paterna, quand'ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: - Non fare malagrazie!

Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: - Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! Non fate potacci! 

Sbrodeghezzi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire.”

(Lessico Famigliare, di Natalia Ginzburg)



 

martedì 19 ottobre 2021

Ci telefoniamo

 

È in questo silenzio di circuiti che ti sto parlando.
So bene che, quando finalmente le nostre voci riusciranno a incontrarsi sul filo, ci diremo delle frasi generiche e monche; non è per dirti qualcosa che ti sto chiamando, né perché creda che tu abbia da dirmi qualcosa.
Ci telefoniamo solo perché nel chiamarci a lunga distanza, in questo cercarci a tentoni attraverso cavi di rame sepolti, relais ingarbugliati, vorticare di spazzole di selettori intasati, in questo scandagliare il silenzio e attendere il ritorno di un’eco, si perpetua il primo richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti si è aperta sotto i piedi di una coppia di esseri umani.


(Italo Calvino, in "Prima che tu dica 'Pronto?'")


 

lunedì 18 ottobre 2021

Citazioni Cinematografiche n.429

Re di Qin: E allora? Che cosa aveva scritto?
Senza nome: Sotto un unico cielo.
Re di Qin: Sotto un unico cielo.
Senza nome: Ed egli ha detto, che sono state grandi le sofferenze, per la guerra tra i sette regni è che solo il re di Qin poteva fermarla unendoli, sotto un unico cielo. Mi ha chiesto di rinunciare all'assassinio, per il bene di tutti i popoli e mi ha detto che il dolore di una persona è ben poca cosa, di fronte al dolore di tanti. La rivalità tra Zhao e Qin vale meno di niente, paragonata ad un bene più grande.

(Re di Qin/Daoming Chen e Senza Nome/Jet Li in "Hero", di Zhāng Yìmóu - 2002) 



 

 


domenica 17 ottobre 2021

Cibo #14

donnesullorlo03
María Barranco in “Donne sull'orlo di una crisi di nervi” di Pedro Almodóvar - 1988

 

venerdì 15 ottobre 2021

Incipit 42/100

“Una sola muraglia umana assediava dall'Università a Bellaria il bell'edificio tranquillo ed elegante del Parlamento. Sembrava che tutta Vienna in quel giorno di giugno si fosse raccolta alle dieci del mattino là dove si sarebbe svolto un evento di portata storica imprevedibile. Cittadini e operai, gran signore e donne del popolo, adolescenti e vecchi, ragazze, bambini, malati in carrozzina: era un accorrere da ogni parte, un gridare generale, un gran far di politica e un gran sudare. Ovunque spuntava un qualche esaltato che improvvisamente rivolgeva alla gente che gli stava intorno un qualche discorso e di continuo si sentiva mugghiare il grido 'Fuori gli ebrei!'”.

(La città senza ebrei, di Hugo Bettauer – trad. Matilde De Pasquale ) 



 

mercoledì 13 ottobre 2021

Un ponte

 

Se ti disponi ad attraversare,
se stai per percorrere la misteriosa lunghezza del ponte,
pensa alle acque del fiume che scorre,
pensa alle acque come al tuo stesso sangue,
pensa ad esse, che scorrono incessanti
sotto le pietre prigioniere dell'arco,
senza pensare quale fu il loro inizio
né a quale fine scivolano in fretta.

Se vuoi passare all'altra sponda,
prima impregnati del posto che lasci,
senti dentro di te
il pugno di terra che calpestano le tue scarpe,
contempla il boschetto che ti ha prestato la sua ombra
e forse non tornerai più a guardare.

Quando attraversi con decisione il ponte,
strada della riva che verrà,
sospetta dei tuoi passi,
i tuoi passi che mentre avanzi senti
con il suono di passi che si allontanano.

E quando calpesti l'altra sponda,
fallo come se fosse un terreno sacro;
il posto che ti accoglie con tutti i tuoi ricordi,
con tutte le miserabili ombre
che credevi di aver abbandonato dall'altra parte.

(José Verón Gormaz, da Istruzioni per attraversare un ponte, 1983)


 

lunedì 11 ottobre 2021

Citazioni Cinematografiche n.428

L'uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava avvertiva subito un forte desiderio di caffè, ma il caffè non era ancora stato inventato. Non c'erano neanche bar dove riunirsi. Gli scapoli si mettevano in semi-cerchio e si scambiavano botte di clava in testa secondo un preciso rituale: era un divertimento molto rozzo e presto passò di moda. Allora gli uomini primitivi cominciarono a farsi sui muri delle caricature, ma questo primo tentativo di bar fu un fallimento, mancava ancora qualcosa. Poi arrivò la moviola, il vistoso sgambetto, il secco rasoterra, il fallo da dietro, il dribbling ubriacante, il colpo di testa, il preciso pallonetto e l'arbitraggio scandaloso. La confusione era enorme, la conversazione languiva in rutti e grugniti. Per fortuna un giorno fu scoperta la figura del barista. E più o meno diecimila anni dopo decisi di aprire nel mio paese di cinquemila abitanti, il Bar Sport. 

(Onassis il barista/Giuseppe Battiston in "Bar Sport", di Massimo Martelli - 2011) 




domenica 10 ottobre 2021

venerdì 8 ottobre 2021

Incipit 41/100

“Appena prese l'osso dalle mani della bimba, che era seduta per terra e lo masticava, si accorse che era umano.”

(La signora in verde, di Arnaldur Indriđason – trad. Silvia Cosimini)


 

martedì 5 ottobre 2021

Samuel Stern #19 - I Sotterranei di Edimburgo


 

L'albo numero 19 di Samuel Stern ci fa scoprire qualcosa di più su Edimburgo e la sua storia.

In passato Edimburgo fu afflitta da una grave ondata di peste, così chi la amministrava e governava decise di sigillare la città condannandone i cittadini. Edimburgo fu ricostruita, ma una vecchia zona rimase inaccessibile fino ai giorni nostri, popolata da fantasmi.

La narrazione, ai giorni nostri, è opera di un attore di scarso successo che recita in quei luoghi, all'interno di un "ghost tour" in cui spiega i segreti dei sotterranei edimburghesi. Alan, questo il suo nome, è una vecchia conoscenza di Samuel, che, incontratolo, intuisce cosa ci sia dietro un interesse non solo professionale. I fantasmi che "evoca" nel suo lavoro sembrano ormai dentro di lui.

La lettura dona inquietudine ed un certo senso di smarrimento, con quel tanto di brivido che è lecito cercare in una serie come questa. Merito di una buona storia che sa cogliere e sfruttare l'atmosfera, oltre che di una efficace e coinvolgente caratterizzazione del protagonista già citato. 

I disegni, inoltre, arricchiscono la resa totale ed esaltano la narrazione grazie a sfumature ed un uso sapiente delle ombre.

Samuel Stern 19 – Bugs Comics

lunedì 4 ottobre 2021

Citazioni Cinematografiche n.427

Michel: Qualcuno deve averci visto assieme e ci ha denunciato…
Patrizia: È molto brutto!
Michel: Cosa?
Patrizia: Denunciare. Io trovo che è molto brutto.
Michel: Oh, è normale: i delatori denunciano, i ladri rubano, gli assassini uccidono, gli innamorati si amano…

(Michel Poiccard/Jean-Paul Belmondo e Patrizia Franchini/Jean Seberg in "Fino all'ultimo respiro", di Jean-Luc Godard - 1960) 



 


domenica 3 ottobre 2021

Cibo #12

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Caroline Berg e Alberto Sordi in “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli - 1981

 

venerdì 1 ottobre 2021

Incipit 40/100

“Voltati un po', figliolo! Come sei buffo! Ma che razza di sottana da prete avete addosso? All'accademia vanno in giro tutti vestiti a 'sto modo? Con queste parole il vecchio Bul'ba accolse i due figlioli, studenti del seminario di Kiev, che facevano ritorno a casa, dal padre.”

(Taras Bul'ba, di Nikolaj Vasilevič Gogol – trad. Laura Simoni Malavasi)