La costituzione della Repubblica Italiana, all'articolo 3 recita:
Tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,
di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Non
è difficile. In buona sostanza se discrimini in base a sesso, razza,
lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali, è
corretto se qualcuno ti considera razzista.
Questo vale per azioni e frasi pronunciate, per i gesti e quanto scrivi e diffondi con qualunque mezzo tu abbia a disposizione.
Vale sempre, non ci sono zone franche o eccezioni.
Vale
sul tuo luogo di lavoro, in famiglia, al bar, allo stadio, quando vai a
scuola o a giocare a calcetto, quando parli con gli amici, i colleghi,
tua moglie, tuo marito, i tuoi amanti occasionali o con chi passi il tuo
tempo.
Vale su un autobus od un treno, vale per la strada così come in ufficio o in fabbrica, vale sempre, senza scuse o limitazioni.
Vale se sei un privato cittadino, se sei padre, madre, figlio, figlia.
Vale
persino se sei un personaggio politico con incarichi a livello locale o
nazionale. Vale persino se rappresenti la nostra Repubblica e le noste
Istituzioni.
Vale anche se ti hanno votato dei razzisti.
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