martedì 13 aprile 2021

Giallo, Noir e Thriller/82


Titolo: Il silenzio dei larici

Autore: Lenz Koppelstätter

Traduttore: Mara Ronchetti

Editore: Corbaccio - 2019


Secondo appuntamento con Lenz Koppelstätter ed i suoi Grauner e Saltapepe, rispettivamente commissario ed ispettore operativi nella provincia autonoma di Bolzano.

Dopo “Omicidio sul ghiacciaio” mi era rimasta la voglia di leggere ancora di questa coppia investigativa, originale quanto basta e ben presentata, nel mezzo di valli, paesi e montagne dell'Alto Adige.

Il silenzio dei larici” non tradisce le attese, dal momento che fin dal prologo si è inseriti nella vicenda e nel clima del romanzo e delle indagini, con più di un elemento, naturale, sociale e storico che stimolano la lettura. Ritmo veloce, scandito dalla suddivisione dei capitoli per data, avvenimenti rapidi ed incalzanti che arricchiscono questo thriller che si svolge in luoghi affascinanti quanto carichi di misteri e segreti.



L'intera vicenda è un susseguirsi ben congegnato di indizi, sospetti, silenzi, false piste, bugie, lavoro di indagine e analisi, che impegnano febbrilmente e con passione e capacità Grauner, Saltapepe e la loro squadra.

Il commissario amante di Mahler, diviso fra lavoro di Polizia ed il suo maso, l'ispettore amante della cucina della sua lontana Napoli ed il loro rapporto funzionano e in queste pagine si viene a conoscere ancora di più su di loro e su come collaborano. A tratti irresistibili i richiami alla terra altoatesina, la sua storia ed il suo presente, i riferimenti letterari e musicali che completano un romanzo che ha elementi corali.

La narrazione, articolata e solidamente strutturata, presenta personaggi interessanti che facilitano quella che non è semplice lettura di evasione, mettendo a disposizione una trama convincente, dove colpi di scena e lavoro di indagine sono ben equilibrati.

Il remoto paesino di Santa Gertrude in val d’Ultimo viene sconvolto, in una bella giornata primaverile, da una scoperta raccapricciante. Proprio vicino ai famosissimi larici millenari, monumento naturale che ha assistito allo sviluppo della civiltà e che attrae da sempre frotte di turisti, viene trovato il cadavere di una ragazza. Reo confesso del delitto è l’architetto Haller, che abita in valle non da molto, anche se tutti credono che il vero colpevole sia il figlio Michl, un ragazzo particolarmente strano. Starà al commissario Grauner e al suo vice Saltapepe condurre le indagini in questo luogo silenzioso quanto i suoi abitanti – come può constatare il napoletano Saltapepe, ancora poco avvezzo alla flora e alla fauna locali – che sono taciturni fino a sembrare reticenti. Soprattutto quando, nei pressi del luogo del delitto, vengono trovate delle pagine appartenenti al diario di un celebre ospite della valle, in cui si rievoca un delitto avvenuto molto tempo prima, quasi un secolo prima, e di cui gli abitanti del paese forse sanno più di quanto non si sia mai detto. (da corbaccio.it)

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