venerdì 25 gennaio 2019

Giallo, Noir & Thriller/63



Titolo: Omicidio sul Ghiacciaio
Autore: Lenz Koppelstätter
Traduttore: Werner Menapace
Editore: Corbaccio - 2018

Un giallo ben narrato, con un intreccio solido e classico che viene costruito pagina dopo pagina, per un'indagine che fa dei dialoghi, degli sguardi e di tanta pazienza investigativa il punto di forza che porta alla risoluzione del caso.
L'autore Lenz Koppelstätter, italiano di lingua tedesca, porta il lettore in cima ad un ghiacciaio, uno dei più famosi delle Alpi, perché proprio lì, nel 1991, fu ritrovato Ȍtzi, l’uomo del Similaum, la mummia attualmente conservata nel Museo Archeologico di Bolzano. Il riferimento non è solo geografico o mera nota di colore, poiché la vittima che il commissario Grauner e l'ispettore Saltapepe si trovano di fronte ha più di un punto di contatto con il noto cadavere mummificato. A partire dalla freccia che Sattler, la vittima, ha conficcata nel collo, una identica a quelle conservate a Bolzano e risalente all'età del rame.
Da quel dato inizia un lavoro di ricerca investigativa che si basa su interrogatori più o meno formali, confronto fra dati e versioni dei vari soggetti coinvolti, senza particolari colpi di scena o situazioni ad effetto. Il commissario protagonista, altoatesino e legato alla terra, a cui fa da contraltare il collega napoletano e sotto vari aspetti estremamente diverso dal suo superiore, devono lottare anche contro un certo ostracismo delle personalità del luogo, sia quelle delle località vicine al ghiacciaio che quelle residenti ed operanti nel capoluogo Bolzano.


L'autore ha il merito di evitare, con una certa ironia e buona padronanza delle tecniche narrative, oltre che grazie ad un'approfondita conoscenza dei luoghi, le facili banalità e i ritriti luoghi comuni che contrappongono sud e nord, montagna e mare. Si legge invece di una stimolante vicenda, in cui l'elemento giallo fa esaltare anche le altri componenti del libro, tra cui la descrizione dei personaggi con le loro psicologie ed abitudini, le storie personali e di una comunità, con i suoi lati oscuri ed i misteri che possono portare anche ad azioni abiette e criminali. Tutto questo in quello che si cerca di presentare solo come un “paradiso per le vacanze”, a beneficio di turisti e villeggianti, forse gli unici che possono ancora portare benessere e denaro in quelle valli al confine fra Italia ed Austria.

Gli elementi noir non mancano, in quella che è un'intricata indagine, in cui diverse tracce e spunti si susseguono, a testimonianza dell'abilità dell'autore, che poi scombina le carte e conduce il lettore verso un finale inaspettato e ben orchestrato, come ai gialli classici s'addice.


Le notti sul ghiacciaio non sono fatte per gli uomini. Sono fatte per i fantasmi, per le bufere, per la neve. Eppure, in una gelida notte di dicembre, una strana luce compare sul ghiacciaio della Val Senales e poco dopo viene ritrovato un cadavere con una freccia conficcata nel collo. Esattamente nello stesso luogo, venticinque anni prima, era stato scoperto Ötzi, l’uomo del Similaum, che ora si trova esposto nel Museo Archeologico di Bolzano. Anche lui ucciso da una freccia. Una grossa grana per il commissario Grauner, poliziotto con la non troppo nascosta aspirazione a fare il contadino, che si stava già pregustando un periodo di vacanza in famiglia. Tra intrighi di paese, abitanti più che laconici e turisti più che esuberanti, il commissario Grauner e l’ispettore Saltapepe, trasferito da Napoli e per nulla incline a condividere la passione dei bolzanini per la montagna, si troveranno di fronte a uno dei casi più difficili della loro carriera, che tocca tutti gli ambienti della capitale altoatesina e che affonda le radici in un lontano passato. (da ibs.it)

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