Titolo:
Omicidio sul Ghiacciaio
Autore:
Lenz
Koppelstätter
Traduttore:
Werner Menapace
Editore:
Corbaccio - 2018
Un
giallo ben narrato, con un intreccio solido e classico che
viene costruito pagina dopo pagina, per un'indagine che fa dei
dialoghi, degli sguardi e di tanta pazienza investigativa il punto di
forza che porta alla risoluzione del caso.
L'autore
Lenz
Koppelstätter, italiano
di lingua tedesca, porta il lettore in cima ad un ghiacciaio, uno dei
più famosi delle Alpi, perché proprio lì, nel 1991, fu ritrovato
Ȍtzi, l’uomo del Similaum, la mummia attualmente conservata nel
Museo Archeologico di Bolzano. Il riferimento non è solo geografico
o mera nota di colore, poiché la vittima che il commissario
Grauner
e l'ispettore
Saltapepe
si trovano di fronte ha più di un punto di contatto con il noto
cadavere mummificato. A
partire dalla freccia che Sattler, la vittima, ha conficcata nel
collo, una identica a quelle conservate a Bolzano e risalente all'età
del rame.
Da
quel dato inizia un lavoro di ricerca investigativa che si basa su
interrogatori più o meno formali, confronto fra dati e versioni dei
vari soggetti coinvolti, senza particolari colpi di scena o
situazioni ad effetto. Il commissario protagonista, altoatesino e
legato alla terra, a cui fa da contraltare il collega napoletano e
sotto vari aspetti estremamente diverso dal suo superiore, devono
lottare anche contro un certo ostracismo delle personalità del
luogo, sia quelle delle località vicine al ghiacciaio che quelle
residenti ed operanti nel capoluogo Bolzano.
L'autore
ha il merito di evitare, con una certa ironia e buona padronanza
delle tecniche narrative, oltre che grazie ad un'approfondita
conoscenza dei luoghi, le facili banalità e i ritriti luoghi comuni
che contrappongono sud e nord, montagna e mare. Si legge invece di
una stimolante
vicenda,
in cui l'elemento giallo fa esaltare anche le altri componenti del
libro, tra cui la descrizione dei personaggi con le loro psicologie
ed abitudini, le storie personali e di una comunità, con i suoi lati
oscuri ed i misteri che possono portare anche ad azioni abiette e
criminali. Tutto questo in quello che si cerca di presentare solo
come un “paradiso per le vacanze”, a beneficio di turisti e
villeggianti, forse gli unici che possono ancora portare benessere e
denaro in quelle valli al confine fra Italia ed Austria.
Gli
elementi noir non mancano, in quella che è un'intricata indagine, in
cui diverse tracce e spunti si susseguono, a testimonianza
dell'abilità dell'autore, che poi scombina le carte e conduce il
lettore verso un finale inaspettato e ben orchestrato, come ai
gialli classici s'addice.
Le notti sul
ghiacciaio non sono fatte per gli uomini. Sono fatte per i fantasmi,
per le bufere, per la neve. Eppure, in una gelida notte di dicembre,
una strana luce compare sul ghiacciaio della Val Senales e poco dopo
viene ritrovato un cadavere con una freccia conficcata nel collo.
Esattamente nello stesso luogo, venticinque anni prima, era stato
scoperto Ötzi, l’uomo del Similaum, che ora si trova esposto nel
Museo Archeologico di Bolzano. Anche lui ucciso da una freccia. Una
grossa grana per il commissario Grauner, poliziotto con la non troppo
nascosta aspirazione a fare il contadino, che si stava già
pregustando un periodo di vacanza in famiglia. Tra intrighi di paese,
abitanti più che laconici e turisti più che esuberanti, il
commissario Grauner e l’ispettore Saltapepe, trasferito da Napoli e
per nulla incline a condividere la passione dei bolzanini per la
montagna, si troveranno di fronte a uno dei casi più difficili della
loro carriera, che tocca tutti gli ambienti della capitale
altoatesina e che affonda le radici in un lontano passato.
(da ibs.it)
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