mercoledì 27 ottobre 2021

Signorina


Paolina, dolce
Paolina,
raggio di sole entrato nella mia
vita improvviso;
chi sei, che appena ti conosco e tremo
se mi sei presso? tu a cui ieri ancora
«Il suo nome – chiedevo – signorina?»;
e tu alzando su me gli occhi di sogno
rispondevi: «Paolina».

Paolina, frutto
natio,
fatta di cose le più aeree e insieme
le più terrene,
nata ove solo nascere potevi,
nella città benedetta ove nacqui,
su cui vagano a sera i bei colori,
i più divini colori, e ahimè! sono
nulla; acquei vapori.

Paolina, dolce
Paolina,
che tieni in cuore? Io non lo chiedo. È pura
la tua bellezza;
vi farebbe un pensiero quel che un alito
sullo specchio, che subito s’appanna.
Qual sei mi piaci, aureolata testina,
una qualunque fanciulla e una Dea
che si chiama Paolina.

(Umberto Saba, da Cose leggere e vaganti, 1920)

 


 

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