venerdì 4 marzo 2016

Le Storie #40 - I Sogni dei Morti


Mentre in questi giorni è in edicola il numero 41 della collana “Le Storie”, scrivo del numero 40, “I Sogni dei Morti”, sceneggiato da Paola Barbato e disegnato da Anna Lazzarini.

La Barbato è ormai una presenza abituale di questa serie Bonelli, per la quale ha sceneggiato vari numeri, oltre quelli firmati come componente del pool di autori impegnati su Dylan Dog.
La caratteristica principale del suo lavoro per “I Sogni dei Morti” è l’attenzione ai personaggi, ma a differenza che in altre occasioni, specialmente negli albi dell’Indagatore dell’incubo, qui si esprime nel proporre ed approfondire i rapporti e le relazioni fra i vari protagonisti della storia. Al centro della vicenda c’è una giovane ragazza gallese, Shannon, che grazie al suo dono di entrare in contatto con i defunti, è conosciuta da gran parte della comunità in cui vive.
Il “nodo” della storia potrebbe risolversi in elementi soprannaturali, con approfondimenti cupi e introspezione spinta, ma invece a prevalere è l’elemento giallo, quasi investigativo, per il quale è fondamentale la rete di relazioni intessute dalla giovane protagonista e dai suoi affetti ed amici. Proprio la sua famiglia e l’amica più cara sono gli elementi principali per risolvere un mistero e svelare, a poco a poco, quanto di nascosto e torbido risieda nei luoghi in cui vive.

Paola Barbato, in questo sostenuto dai precisi, chiari, definiti, oserei dire “semplici” disegni della Lazzarini (in senso positivo e di valore del risultato), lascia da parte atmosfere cupe, angosce e orrore per concentrarsi su una realtà molto immediata e facilmente interpretabile, dove le storie dei personaggi ed i loro sentimenti vengono presentati e offerti al lettore perché li accolga per quello che sono, senza introspezioni e riferimenti troppo alti e distanti.

In un piccolo villaggio del Galles, può non sorprendere che, ancora ai nostri giorni, sopravviva qualche antica credenza… Il dono di Shannon, però, non è una superstizione: nel sonno, lei parla con i morti, percepisce i loro ultimi pensieri e li comunica ai parenti. Un rituale un po’ sinistro, ma in fondo innocuo, almeno finché, tra le voci dei trapassati, non emerge quella di una ragazza rapita… forse vittima di un omicidio! (da sergiobonelli.it)

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