giovedì 10 marzo 2016

Il Colore della Menzogna (1998)



Torno a parlare di un film di Claude Chabrol.
Dopo “Il Buio nella Mente”, è la volta de “Il Colore della Menzogna”, che condivide con il precedente, oltre il regista, anche una delle protagoniste, la brava ed intensa Sandrine Bonnaire.

“Il Colore della Menzogna” è in prima battuta un buon giallo, ben organizzato e molto interessante, con elementi tipici della narrativa di genere europea, un po’ alla Simenon, anche se il “Maigret”, in questo caso è donna ed ha il volto di Valeria Bruni Tedeschi.

Si nota come il regista francese, autore anche della sceneggiatura insieme a Odile Barski, abbia fatto propria la lezione del maestro Hitchcock, filtrata da un certo gusto francofono.
Detto questo sottolineo come, però, sembra non essere in cima all'interesse di Chabrol l’inchiesta e la drammatica vicenda, che per quanto ben scritta ed ottimamente presentata, anche grazie ad una efficace fotografia, cede il passo allo studio dei personaggi, all'approfondimento dei caratteri.

Il rapporto fra marito e moglie, il potenziale triangolo che si crea con un possibile amante, la figura del commissario che venendo “da fuori” getta un occhio esterno e quasi “pulito” su quella provincia francese, dove tutti hanno o avrebbero un motivo per mentire. Quindi la menzogna del titolo diviene centrale nella rappresentazione non tanto di una indagine, ma di una realtà fisica e di relazioni fra esseri umani.

I sentimenti e le sensazioni, di frustrazione, fallimento, infelicità vengono sottolineate dall'ambientazione, grigia e a suo modo degradata, nel senso di pulsioni e aspettative, con il paesaggio che assume un suo importante ruolo.
Un film da riscoprire e da rivedere per chi, come me, in quell'ormai lontano 1999 ne rimase affascinato in una piccola sala cinematografica della città universitaria in cui viveva.


Bretagna. In un villaggio di pescatori alcuni bambini scoprono il cadavere di una loro coetanea. Il sospetto cade sul suo insegnante privato di disegno, René, sposato con l'infermiera Viviane attratta da uno scrittore famoso che ha una villa nella zona e ogni tanto vi torna per periodi di riposo. (da mymovies.it)

Claude Chabrol

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