Titolo:
Oxen
– Gli Uomini Oscuri
Autore:
Jens Henrik Jensen
Traduttore:Margherita
Podestà Heir
Editore:
Salani - 2019
Ci sono,
possono esserci infinite caratteristiche a definire e comporre un
romanzo. Molti meno sono, a mio giudizio, gli elementi fondamentali
che entrano a far parte di un buon romanzo e ne certificano la
qualità, anche solo all'interno di un genere specifico.
Tra i
romanzi giallo-thriller e noir alcuni elementi che, per così
dire, “fanno la differenza” possono essere l'intreccio, le
atmosfere, i temi affrontati, la capacità dell'autore di descrivere
gli ambienti o le psicologie dei personaggi, il ritmo della
scrittura, i colpi di scena o il passo che viene dettato e così via.
A seconda dei gusti e delle inclinazioni il lettore può preferirne
alcuni rispetto ad altri, rimanere coinvolto e catturato da quanto,
invece, altri ritengono noioso, esaltarsi per i termini utilizzati
nei dialoghi o nei passaggi di raccordo o, viceversa, ricercare
l'azione e sensazioni da togliere il fiato.
Nel caso del
secondo capitolo della trilogia di Oxen, “Gli Uomini Oscuri”,
quello che caratterizza l'opera secondo la mia personale impressione,
è il protagonista, ovvero proprio Niels Oxen.
L'avevo
salutato qualche mese fa alla fine del volume d'esordio, “La Prima Vittima”, un po' malconcio e provato
ma tutto sommato capace di ritrovare forze e carattere per compiere
le sue scelte. Ora lo ritrovo e ne ho gustato la vicenda che, essendo
nel mezzo di una trilogia, un po' paga lo scotto di lasciare diverse
questioni aperte, qualche personaggio non completamente delineato e
un vago senso di insoddisfazione. Ma la cosa bella, stimolante per
me, è l'opzione di valutare questo secondo capitolo come parte di
un’opera più vasta (fra primo e secondo
libro siamo già a circa a 1000 pagine), in
cui la trama verticale e quella orizzontale,
complessa e articolata, vengono ancora più sviluppate e delineate,
con la seconda delle quali che giunge a prendere una direzione
chiara, mettendo in campo tutti gli elementi tipici e francamente
auspicabili per una resa dei conti, che nel prossimo capitolo si
preannuncia interessante e coinvolgente.
Ad onore del
vero l'autore Jens Henrik Jensen
gioca abbastanza sul classico, con il tema delle società segrete e
le relative cospirazioni per governare l’ordine nazionale se non
mondiale, ma ci vuole mestiere e capacità per non risultare banali e
ripetitivi ed utilizzare questi elementi declinando bene azione e
suspense, riflessione e descrizione, per un risultato che alla fine è
divertente e di una certa qualità. I puristi potrebbero, non senza
torto, puntare il dito su evidenti forzature e sul dato che, a conti
fatti, manca un po' di “storia” o , meglio, questa ne risulti
penalizzata. Qui, dunque, si ritorna alla suggestione iniziale. Il
protagonista. Ci si affeziona a questo reduce,
sbandato e braccato, “cazzuto” quanto serve ed allo stesso tempo
umano secondo la necessità. Non dico che ci si immedesima, ma di
sicuro facciamo il tifo per lui. Non vorremmo essere al suo posto, ma
aiutarlo sì.
Protagonisti
come questo, personaggi come Niels Oxen illuminano i romanzi in cui
si trovano, gli fanno compiere quel salto che li distingue da altri,
che magari possono vantare storie maggiormente articolate e
approfondite nella loro originalità. Qui la scrittura è di qualità,
ma la differenza la fa lui ed ancora una volta lo lasciamo con la
certezza di ritrovarlo e nuovamente seguirne le imprese e le angosce.
Jutland,
Danimarca. Splendidi boschi, silenzio. Ma non c’è pace per Niels
Oxen, eroe nazionale, un cocktail vivente di medaglie al valore e
disturbi da stress post-traumatico, di coraggio e incubi. Ha assunto
una falsa identità e non vuole farsi trovare da nessuno, nemmeno da
Margrethe Franck, la sua unica amica. Se ‘amica’ si può definire
la giovane e attraente donna senza una gamba con cui lui ha rischiato
la pelle un anno fa, quando è stato incastrato e quasi ucciso dalla
Danehof, un’organizzazione criminale che coinvolge i vertici del
potere danesi. Solo i segreti che custodisce lo hanno tenuto in
vita, ma quegli stessi segreti ora rischiano di farlo ammazzare
perché, quando il direttore di un museo – e grande
esperto della storia della Danehof – viene trovato morto in un
castello, troppi elementi fanno pensare che i colpevoli occupino le
sfere più alte del potere a cui Oxen ha già pestato i piedi in
passato. L’eroe diventa il bersaglio di una spietata caccia
all’uomo: c’è chi vuole aiutarlo, c’è chi vuole ucciderlo. Ma
chi sono gli amici e chi i traditori? Per sopravvivere Niels Oxen
dovrà combattere contro uomini oscuri che hanno mille volti e mille
risorse. (da Salani.it)
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