venerdì 26 luglio 2019

Giallo, Noir & Thriller/70

Titolo: Oxen - la prima vittima
Autore: Jens Henrik Jensen
Traduttore:Margherita Podestà Heir
Editore: Salani - 2019



Oxen – la prima vittima” si presenta come il romanzo iniziale di una trilogia che promette bene, per le peculiarità del protagonista, l'ambientazione, il ritmo che si presenta pagina dopo pagina e per la capacità di scrittura veramente interessante. Jens Henrik Jensen, l'autore, non ha fretta di offrire al lettore tutto quello che ha in serbo per lui (o lei!), bensì calibra e dosa gli avvenimenti, centellina i colpi di scena, mai banali o deludenti, per comporre un buon racconto, che solo apparentemente potrebbe essere considerato l'inizio di un percorso di redenzione.
Certo, Oxen è un vagabondo, un balordo che ha abbandonato la civiltà, forse un semplice uomo vittima dei propri incubi e delle circostanze, ma anche un pluripremiato veterano di guerra, ex membro delle forze speciali danesi. Questo mix, stimolante, ma che avrebbe potuto portare a risultati modesti, viene invece valorizzato, mettendo il protagonista nella scomoda condizione di poter essere allo stesso tempo colpevole di omicidio, perfetto capro espiatorio, oppure eccellente e strategica risorsa per i servizi segreti. 
 

Si entra lentamente nel cuore della vicenda, come capita spesso nei thriller nordici, ma capitolo dopo capitolo qualcosa si modifica nel corso del romanzo, siamo di fronte a qualcosa di diverso. A seguire la descrizione di alcuni semplici eventi, utili per stuzzicare la curiosità e la voglia di mistero, la presentazione di luoghi e persone, nonché dello stesso Oxen, l’autore trasporta il lettore nel suo mondo. La scrittura è curata, non lenta come a volte lamentano i detrattori della letteratura scandinava, le descrizioni servono a creare un’atmosfera affascinante che avvolge il romanzo sino alla fine, dove una cornice naturale quasi incontaminata fa da sfondo a misteri che si infittiscono e trame che si complicano.
Il meccanismo narrativo funziona, facendo leva e sostenendosi su due punti fermi: il protagonista e la trama complessa. Quasi una lezione di scrittura thriller!
Quindi sembra che si abbia a che fare con un’indagine, tutto sommato classica, su un potenziale serial killer che si firma attraverso l’impiccagione dei cani delle vittime, si pensa che si arrivi a trattare e approfondire alcune magagne dell’alta borghesia danese, con annesso pistolotto magari. Invece il libro acquista velocità nel corso dei capitoli, si aggiungono elementi da spy story e cadenze da thriller storico, che ben si armonizzano tra loro, senza mai scivolare nell’inverosimiglianza che a volte si trova nei racconti che svelano trame di società segrete.
Il finale rivela ma allo stesso tempo complica. La storia di Oxen è appena iniziata, lasciandoci nell'attesa di leggere il prossimo capitolo.


Due degli uomini più influenti della Danimarca sono morti in circostanze sospette. Non sembra esserci alcun collegamento tra i casi, se non fosse per un inquietante particolare: i cani delle vittime sono stati impiccati poco prima della morte dei padroni. Quando anche l’ex ambasciatore Hans-Otto Corfitzen viene trovato morto nel suo castello, nei boschi di Rold Skov, dopo che il suo bracco è stato impiccato, non c’è più alcun dubbio che si tratti di omicidi seriali…

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