Edvard Munch - Notte d'estate in spiaggia |
“La luna di pomeriggio nessuno la guarda, ed è questo il
momento in cui avrebbe più bisogno del nostro interessamento, dato che la sua
esistenza è ancora in forse. E’ un’ombra biancastra che affiora dall’azzurro
intenso del cielo, carico di luce solare; che ci assicura che ce la farà anche
stavolta a prendere forma e lucentezza? E così fragile e pallida e sottile;
solo da una parte comincia ad acquistare un contorno netto come un arco di
falce, e il resto è ancora tutto imbevuto di celeste. E’ come un’ostia
trasparente, o una pastiglia mezza dissolta; solo che qui il cerchio bianco non
si sta disfacendo ma condensando, aggregandosi a spese della macchie e ombre
grigiazzurre che non si capisce se appartengano alla geografia lunare o siano
sbavature del cielo che ancora intridono il satellite poroso come una spugna.”
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