Un piccolo gioiello del più recente cinema francese,
“8 Donne e un Mistero” è una divertente e riuscita commedia noir,
che vede protagoniste, come da titolo, 8 attrici impegnate ad interpretare una
messinscena molto teatrale, con battute efficaci, scenografia e colori molto
accesi, numeri musicali e canzoni che si susseguono ed una trama intelligente
ed arguta.
Il regista François Ozon evita i ritmi lenti
tipici del cinema d’oltralpe per regalare allo spettatore una vicenda serrata e
farcita di sorprese e rivelazioni. I misteri sono più di uno, così come i
segreti, alcuni difficilmente confessabili, custoditi dalle otto protagoniste.
Pressoché il meglio che in quegli anni potesse
offrire la ottimamente fornita schiera d’attrici francesi, il gruppo al femminile
è in gran forma, con una speciale menzione per Catherine Deneuve, Isabelle
Huppert e Fanny Ardant.
L’atmosfera retrò, il gioco di utilizzare in modo
ironico tabù e cliché, costumi e vezzi della borghesia anni 50, fa divertire e
mette l’intera vicenda nella felice condizione di essere goduta fino in fondo e
di beneficiare di una recitazione che ammicca al teatrale, utilizzando
elementi noir e gialli per stravolgerli con ironia e senso del ludico.
Ci si può vedere più di un riferimento al cinema
francese ed hollywoodiano del passato, con l’imbarazzo di passare da Truffaut a
Cukor a Hitchcock, sia per l’indagine sul femminile, che per l’ironia evidente,
comunque rispettosa di basi e “fondamentali” del mestiere.
I più critici probabilmente storcerebbero il naso di
fronte al fatto che il delitto e l’elemento squisitamente giallo tendono a
perdere centralità rispetto al resto, ma il resto, appunto, funziona molto bene
e sembra proprio che possa bastare.
Non posso evitare di sottolineare il piacere ed il
gusto provato ad ascoltare e vedere le protagoniste cantare ed in alcuni casi
ballare durante il loro “numero musicale”, che le rappresenta e
illustra.
Infatti ognuna delle otto donne è caratterizzata da
un brano musicale. Cito quello sensualmente interpretato da Emmanuelle Béart,
così come il tema malinconico interpretato dalla Huppert. Inoltre vedere
Catherine Deneuve e Fanny Ardant cantare e ballare è un’occasione da non
perdere.
Nel bel mezzo di un gelido inverno, in una casa
isolata della campagna francese, una famiglia si riunisce per le vacanze. Ma
proprio alla vigilia dei festeggiamenti, un tragico imprevisto fa precipitare
la situazione: il capofamiglia viene assassinato. L'omicida non può che essere
una delle otto donne più vicine alla vittima: la sua potente moglie, la cognata
zitella, la suocera tirchia, l'insolente cameriera, la leale governante oppure
una delle due giovani e graziose figlie? (da cinematografo.it)
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