Giunta al sesto anno di pubblicazioni, la collana "Le Storie" ha ben abituato i lettori con diversi albi di grande valore, a volte prevalentemente per i disegni, in alcune occasioni per la cura e l'abilità degli sceneggiatori che si sono succeduti nel presentare il loro lavoro. Spesso cura nelle tavole e ottimo soggetto e sceneggiatura si sono presentati insieme per la gioia degli occhi e lo stimolo delle menti. Il numero 61, "Astromostri", rientra a pieno titolo in questa casistica, grazie allo splendido lavoro di Maurizio Rosenzweig alle chine e disegni e di Antonio Serra per la scrittura.
"Astromostri" presenta dunque un felicissimo incontro tra il creatore di Nathan Never e un disegnatore straordinario come Maurizio Rosenzweig, negli ultimi mesi all'opera anche in casa Bonelli, all'interno del team creativo di Dampyr. Rosenzweig ha modo di sbizzarrirsi con
splash pages singole e doppie, mai gratuite e sempre a dir poco
spettacolari. Non solo i suoi "mostri" sono bellissimi e pieni di
particolari, ma l'ambientazione è fascinosamente descritta, sospesa tra realtà ed allucinazione, resa in maniera egregia con diverse soluzioni e scelte autoriali.
Serra è notoriamente innamorato della fantascienza e del Giappone e tale passione emerge e traspare da ogni tavola, ogni passaggio e da tutti i personaggi e vicende presentate. Non mi dilungo sulla trama ed i suoi snodi narrativi, efficace ed accattivante l'una quanto mai banali o gratuiti i secondi, nell'economia di una storia di meno di 100 tavole. L'autore sardo, forte di grande conoscenza ed esperienza, omaggia le sue passioni ed in particolare i film di mostri giapponesi anni 60, con una grande attenzione al contesto storico e sociale, che si incontra con il tentativo del protagonista di ritrovare il confine tra realtà e immaginazione, presentando così al lettore una delle peculiarità meglio riuscite dell'albo, quell'aspetto
sognante un po' insolito per lo stesso Serra, non propriamente tipico di altre sue produzioni.
Tokyo 1965. John è nato in America, ma - alla fine della Seconda Guerra
Mondiale - ha scelto il Giappone come nuova patria. Lavora per il cinema
e coltiva la sua passione per la fantascienza. Mostri, alieni,
principesse marziane e dischi volanti... un mondo immaginario che, come
scoprirà, può diventare reale da un momento all'altro! (da sergiobonelli.it)
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