Altro centro della Sergio Bonelli
Editore nella collana “Le Storie”.
“Memoryville”
è un bell'albo, con evidenti connotati noir
e riconoscibilissimi debiti al thriller
poliziesco nordamericano, a cui fa
riferimento anche per il ritmo da serie tv di buona qualità.
Nonostante il tema
sottotraccia siano i ricordi, i rimpianti per il passato e gli
omicidi a cui si fa riferimento si riferiscano a “cold cases”, il
taglio è da noir contemporaneo e decisamente letterario che si mette
in mostra soprattutto grazie alle tavole di un minuzioso Max
Avogadro.
La sceneggiatura del numero 62 della serie porta la firma del
curatore della serie stessa. Gianmaria
Contro
efficacemente pesca con perizia e senza timore nell'ambito del noir
con tratti gotici, creando una storia comunque originale e godibile,
dove i vari rimandi ed omaggi letterari e cinetelevisivi si
inseriscono in una trama ben orchestrata dove la nebbia fisica si
incontra con quella metaforica di domande senza risposte, intrecci
imprevedibili, misteri da svelare e depistaggi vari.
Molto
probabilmente l'egregio lavoro dello sceneggiatore risulta ancora più
apprezzabile grazie all'apporto
grafico delle tavole
di Max Avogrado. Il disegnatore milanese offre una grande prova
stilistica ed espressiva, fornendo la controparte grafica della già
citata opprimente nebbia e oscurità che avvolge i protagonisti e le
vicende nelle quali sono coinvolti. I flashback
sono
realizzati con uno stile acquerellato con toni di grigio, che risalta
il contrasto con le scene nel presente. Avogadro svolge un lavoro
straordinario nella caratterizzazione dei personaggi, soprattutto nei
primi piani, decisamente dettagliati e in diversi punti persino
"fotografici", con una densa inchiostrazione e un
tratteggio estremamente suggestivo ed in alcuni passaggi fortemente
evocativo.
Questi
ultimi elementi, uniti ad una scelta thriller-noir che non lesina
scene
dal forte impatto visivo,
mostra il desiderio e la volontà della casa editrice e dei suoi
artisti di mostrare un certo coraggio nel proporre soluzioni nuove ed
originali, che incontrino il gusto del pubblico ed allo stesso tempo
ne stimolino interesse e curiosità. Una scelta intelligente e
lungimirante, con l'incontro fra stili di comunicazione e
rappresentazione che generino prodotti validi, pur conservando la
distinzione fra cinema/tv e fumetto, prodotti che possono e debbono
incontrarsi e vicendevolmente influenzarsi, mantenendo quella sana ed
auspicabile autonomia di registro e di resa visiva.
Illwood.
West Virginia. 2015.
Come
ogni scrittore, Harrold ha bisogno di una storia. È la sua ultima
possibilità, prima di sprofondare, travolto dai debiti e dalla
disperazione... La fortuna sembra venirgli incontro dal folto della
foresta, dove si cela qualcosa di terribile e affascinante. È la
traccia di un vecchio delitto, il primo passo di un'indagine che lo
porterà indietro negli anni, lungo una pista che conduce... nel
cuore dell'incubo più nero! (da sergiobonelli.it)
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