I PROTAGONISTI
GUGLIELMO II
Nato nel 1859, di formazione calvinista, il
futuro imperatore studia diritto pubblico all’università di Bonn e apprende la
disciplina militare a Postdam. L’handicap ad un braccio, causato dalla
poliomielite, lascia un profondo segno sul suo carattere.
Diviene Guglielmo II di Prussia e Germania nel 1888,
quando sale al trono. Risulta un convinto assertore della necessità per la
Germania di ristabilire un regime interno autoritario, tramite il
recupero dell’autorità regale, nonché di una maggiore forza militare e
navale. Per la sua concezione dell’autorità come potere assoluto di origine
divina si scontra con il cancelliere Bismarck, costringendolo alle
dimissioni nel 1890. Il Kaiser vuole occuparsi personalmente di politica
estera, il risultato è, di fatto, l’isolamento politico della Germania nei
confronti di Russia e Gran Bretagna.
Durante il conflitto le sue decisioni in
campo militare si limitano alla scelta dei comandanti supremi, ai quali, come
nel caso di Ludendorff, concede ampi margini politici. Al momento del crollo
militare della Germania, la sua abdicazione viene posta come condizione per
l’armistizio. Nel novembre del 1918 si rifugia a Doorm, in Olanda, dove
vivrà in un appartato esilio, fino al 1941, anno della sua morte.
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