-
Ciao
Adriano!
-
Salve.
Ci conosciamo?
-
Oh
sì, anche se è da molto che non abbiamo occasione di parlarci.
-
Mi
perdoni, ma io non mi ricordo di lei.
-
Non
ti preoccupare, non mi offendo. Mi capita spesso.
-
Prego?
-
Mi
capita spesso che una volta diventati grandi non vi rivolgiate più a me.
-
Senta,
ma è sicuro che ci conosciamo?
- Certo!
Io non mi sono dimenticato di te, anzi, in un certo senso ti seguo da sempre.
-
Mi
sta facendo paura.
-
No,
non devi avere paura. Io ti conosco fin da quando eri un bambino.
-
Lei
è la mia coscienza?
-
Ma
che coscienza! Quella è roba da preti e psicologi!
-
Ma
allora lei chi è?
-
Davvero
non mi riconosci?
-
Mah, non so. È vestito in modo strano.
-
Quindi
chi sono?
-
Non
lo so. Uno squilibrato che ha voglia di importunare la gente?
-
Ma
dai! Non riconosci il costume? Sono Babbo Natale!
-
Babbo
Natale?
-
Sveglia!
Non guardi la tv, la pubblicità?
- Ma
io pensavo che quell’immagine, costume rosso, berretta con ciuffo e barba lunga
bianca fosse un’invenzione della Coca-Cola!
- La
solita propaganda della stampa di sinistra. Questo è il mio autentico
abbigliamento, ed io ho sempre portato la barba lunga!
-
Ah
ecco! Bene, cosa posso fare per lei?
-
Dammi
del tu!
-
Sicuro?
-
Certo!
-
Senti,
hai mai pensato di cambiare stile di vita?
-
E
perché mai?
-
Vedi,
vivi al Circolo Polare Artico, un posto isolato. Magari ti annoi.
- Scherzi!
E dove lo trovo un altro lavoro come il mio? Non faccio una mazza 11 mesi
all’anno. Poi verso la fine di novembre mi faccio vedere un po’ in giro, giusto
per stuzzicare i bambini, e da vero capitalista faccio lavorare quei fessi
degli elfi. In fondo sono il capo, lavoro una notte all’anno e divento l’idolo
di tutti.
-
In
effetti.
-
Ma
torniamo a noi, anzi a te. È da molto che non mi scrivi una letterina!
-
Sì,
è vero.
-
Sarebbe
ora che ricominciassi.
-
Ma
senti, visto che sei qui, non posso chiedere direttamente a te?
-
È
quantomeno inusuale!
- Certo,
perché invece fermarmi per la strada e farmi fare la figura dello sciroccato
che parla con uno travestito da Babbo Natale è procedura comune!
-
Non
sono travestito da Babbo Natale. Io sono Babbo Natale! Esisto!
-
Ehi,
nonno, non ti scaldare e non tirarmi fuori assunti filosofici da quattro soldi!
-
Certo
che voi se non tirate fuori Brecht!
-
Ma
quale Brecht! La sua era l’Opera da TRE soldi!
-
Ecco
vedi? La solita superiorità della sinistra! Vi credete migliori di tutti.
-
Ma
che stai dicendo, quale superiorità!
-
Vabbè
lascia stare, so io, so.
-
Ma
che sai? Ma che vuoi?
-
Stai
calmino bello, che ci metto un attimo a tirarti sotto con la slitta!
-
Insomma,
perché mi hai fermato?
-
Volevo
farti esprimere un desiderio per Natale!
-
Ma
di solito non sono tre i desideri?
-
Sono
Babbo Natale, non il genio della lampada e tu non mi sembri proprio Aladino!
-
Quindi
un solo desiderio, un solo regalo?
-
Esattamente!
Vedi che non sei così scemo come sembri?
-
D’accordo.
Voglio un drago! Lo desideravo tanto da piccolo!
-
Ma
Adriano! Qualcosa di reale, non una cosa fantastica, non una chimera!
-
Va
bene, allora un lavoro sicuro e dignitosamente retribuito.
- Di che colore il drago?
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