venerdì 17 luglio 2015

Le Storie #33 - "La Grande Madre"



Ho respirato aria “familiare” leggendo “La Grande Madre”, numero 33 della collana Le Storie della Sergio Bonelli Editore. Non per l’ambientazione canadese, comunque suggestiva, ma grazie alla sceneggiatura di Lorenzo Calza, conosciuto sulle pagine di “Julia” (serie che consiglio per qualità delle storie e attenzione ai dialoghi) ed ai disegni di Francesco Bonanno, già ammirato sul Dr Morgue della Star Comics.


Trama efficace, personaggi accattivanti anche se non eccezionalmente inquadrati, ritmo quanto basta per una lettura piacevole e disegni belli e definiti. I riferimenti letterari e cinematografici sono evidenti, ma l’originalità non era probabilmente il fine principale a cui Calza puntava, poiché la vicenda scorre bene e tutto sommato accade quello che ci si aspetta da un prodotto, buono, come questo. Magia, mistero, omicidi ed un contesto da crime story si incontrano bene, anche con quel tocco di soprannaturale che dona respiro ed un pizzico di ironia, La sensazione di deja-vù torna più volte nella lettura, forse perché alcuni schemi narrativi e di sviluppo della trama, nonché alcune soluzioni drammaturgiche e resa delle situazioni sono ormai radicati, specie per chi legge anche la già citata serie della criminologa Julia Kendall, ai cui caratteri sembra essersi ispirato lo sceneggiatore. Inoltre il tema dell’uomo di legge, che vive nel west moderno a cavallo e diviso (lacerato?) tra due realtà/mondi, che deve ritrovare armonia ed equilibrio è evidentemente un tema molto sentito negli ultimi anni in casa Bonelli (come ad esempio in Cuore di lupo n.14 de Le Storie e nella serie Saguaro), come anche nel cinema e nella fiction.
 















Un albo che mostra qualità e onesta capacità di confezionare buone storie da leggere e gustare, accettando anche qualcosa che sa di già letto e visto, ma ben sceneggiato e reso graficamente con stile e invidiabile “mestiere”. Questo fa accettare una conclusione della storia un po’ stereotipata e tutto sommato prevedibile, ma prima ce la siamo goduta tutta ed in fondo chiediamo questo alla buona narrazione per immagini.


Il paese di Stockville sonnecchia nella neve, ai piedi delle Rocky Mountains canadesi. Il capo della Polizia Tribale, lo sceriffo nativo Spike Trudell, non ha grossi grattacapi, almeno fino a quando… la follia non esplode! Misteriose sparizioni e cruenti fatti di sangue colpiscono la comunità e danno avvio a un’indagine destinata a scavare nel passato di Stockville, fino alle radici di un segreto che doveva rimanere sepolto… (da sergiobonelli.it)

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