Ho
già proposto l’ottimo tratto di Giulio
De Vita parlando di James Healer.
Torno
a parlare del bravo disegnatore italiano a proposito di Wisher, un urban fantasy scattante e coinvolgente, dove la buona
caratterizzazione dei personaggi si accompagna a disegni splendidi e ricchi di
particolari. L’edizione che mi ha fatto conoscere la storia è quella della GP Publishing sul finire del 2011. In
formato “bonellide”, ovvero 2 albi 16x21, ed in bianco e nero, perciò
differente dall’edizione originale presentata sul mercato francese, per il
quale Wisher era stato pensato.
A
parte questo dato, che effettivamente distingue nettamente le edizioni, poiché
un formato più grande ed il colore permettono di godere maggiormente delle
immagini, la sceneggiatura di Sébastien Latour è ricca di azione e
sentimento. La narrazione realistica,
dotata di una certa forza, propone situazioni che si pongono e si sviluppano in
modo veloce.
Altrettanto realistica è la resa
grafica degli ambienti, “veri” come la città di Londra, in cui si snoda la
vicenda, e “immaginari”, come il sottosuolo dove la componente fantastica si
esprime al meglio e dona quel sapore fantasy che ho apprezzato ed ammirato.
Pertanto
la complessità e dinamicità della trama,
ricca di personaggi, tra cui maghi, elfi e fate, rende onore al tratto
evocativo e raffinato di Giulio De Vita, i cui disegni sono qui caratterizzati
da originali e vertiginose inquadrature, capacità di evocare ed illustrare
ambientazioni da favola, come anche di rendere efficacemente le molte e
coinvolgenti scene d’azione.
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