domenica 15 novembre 2015

Wisher, di Sébastien Latour e Giulio De Vita



Ho già proposto l’ottimo tratto di Giulio De Vita parlando di James Healer.
Torno a parlare del bravo disegnatore italiano a proposito di Wisher, un urban fantasy scattante e coinvolgente, dove la buona caratterizzazione dei personaggi si accompagna a disegni splendidi e ricchi di particolari. L’edizione che mi ha fatto conoscere la storia è quella della GP Publishing sul finire del 2011. In formato “bonellide”, ovvero 2 albi 16x21, ed in bianco e nero, perciò differente dall’edizione originale presentata sul mercato francese, per il quale Wisher era stato pensato.


A parte questo dato, che effettivamente distingue nettamente le edizioni, poiché un formato più grande ed il colore permettono di godere maggiormente delle immagini, la sceneggiatura di Sébastien Latour è ricca di azione e sentimento. La narrazione realistica, dotata di una certa forza, propone situazioni che si pongono e si sviluppano in modo veloce. 
Altrettanto realistica è la resa grafica degli ambienti, “veri” come la città di Londra, in cui si snoda la vicenda, e “immaginari”, come il sottosuolo dove la componente fantastica si esprime al meglio e dona quel sapore fantasy che ho apprezzato ed ammirato.


Pertanto la complessità e dinamicità della trama, ricca di personaggi, tra cui maghi, elfi e fate, rende onore al tratto evocativo e raffinato di Giulio De Vita, i cui disegni sono qui caratterizzati da originali e vertiginose inquadrature, capacità di evocare ed illustrare ambientazioni da favola, come anche di rendere efficacemente le molte e coinvolgenti scene d’azione.



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