giovedì 14 aprile 2016

Dampyr 193 - I Misteri di Cagliari



Dampyr n.193, con il soggetto e sceneggiatura di Mauro Boselli, i disegni di Nicola Genzianella, mi suggerisce diverse riflessioni ed emozioni.
Procedendo per un certo ipotetico ordine, direi che quello che, oggettivamente, si potrebbe definire un limite è la concentrazione di parole, dialoghi e scambi di battute discretamente lunghi che tolgono spazio all’azione ed all’intreccio. Tale verbosità, che su altri albi ed avventure farebbe venire la voglia di abbandonare la lettura, in questo caso è, almeno a mio parere, in parte giustificata dalla necessità di “tirare le fila” di un discorso e riprendere alcune questioni che, come è nella natura della serie creata dallo stesso Boselli e da Maurizio Colombo, vengono sviluppate sul lungo periodo, con intervalli, richiami, ipotesi e tracce disseminate lungo una continuità che, necessariamente, alterna albi dai ritmi serrati e albi, se non proprio di passaggio o riempitivi, quasi di pausa e di “riposo”. Inoltre la figura del professor Sanna e della fidanzata Sophie Mutter danno l’opportunità alla sceneggiatura di offrire a chi legge tante suggestioni ed informazioni sul folklore sardo, come probabilmente non accadeva da “Le Terminatrici”, albo n.59 della serie.


Come in altre occasioni ho scritto, gli scenari in cui Harlan Draka recita la sua parte e combatte le sue battaglie sono vari, come vari sono gli antagonisti, i nemici, i suoi alleati costanti o temporanei, diverse sono le tipologie di alleanze e rivalità che vengono presentate al lettore.
In tema di alleanze e rivalità, l’albo “I Misteri di Cagliari” in edicola questo mese, ripropone il duca Nergal, il principe Samael, con tutto ciò che rappresentano in merito all’Equilibrio ed alle potenze infernali, ma, per il mio piacere e curiosità, vede il ritorno della succuba, demonessa Meridiana (o Amanda, oppure Marianne, secondo le epoche e le missioni da compiere), introdotta nel numero 162 “Il Figlio di Joan”.

Commentando quell’albo mi ero definito dispiaciuto che non ci fosse stato spazio per approfondire il suo personaggio e farcelo conoscere meglio. Nel numero 189, “La Casa degli Specchi”, era ritornata in scena, ancora più intrigante ed ammaliante, con il compito di condurre in trappola Harlan, per poi infine essere proprio da lui sottratta ad una fine dolorosa e traumatica.

Ne “I Misteri di Cagliari” è più che una co-protagonista, poiché ci viene raccontata la sua storia secolare, attraverso i suoi dolori, amori, vicende terrene ed ultraterrene, che approfondiscono la figura di questa interessante ed affascinante figura femminile, che si prende lo spazio che le occorre per farsi conoscere, apprezzare e svelare i suoi struggimenti ed il dissidio interiore che la porterà ad una decisa scelta di campo. Scelta che il lettore apprezzerà, sia per la simpatia provata per lei, che per le conseguenze sulla missione del Dampyr e sulla vita di altri protagonisti di questa testata.



Per cui la prolissità a cui facevo riferimento all’inizio di queste righe perde importanza di fronte a quanto viene narrato. 

È stata scelta una forma di narrazione che include una certa indulgenza verso le parole a scapito delle immagini, ma fortunatamente queste riescono a correre in aiuto grazie al sapiente e accurato lavoro di Genzianella, che riproduce Cagliari, all'aperto e nei suoi sotterranei, nonché gli interni con grande efficacia e maestria, donando anche a chi non la pensa come il sottoscritto al riguardo dei contenuti e della storia proposta, un buon motivo per stringere tra le mani questo episodio delle avventure del Dampyr Harlan Draka.

Una macabra scoperta archeologica nelle viscere di Cagliari induce Sophie Mutter e il suo fidanzato professor Sanna a chiedere l’intervento di Harlan Draka. Si scoperchia così un’antica tragedia di inquisitori spagnoli ed ebrei perseguitati in cui furono coinvolti il piccolo non-morto Nicholas, antico leader della Crociata dei Ragazzi, e due pericolosi avversari di Dampyr: la succuba Meridiana e il potentissimo Nergal. Questi inquietanti attori sono ora tornati nel capoluogo sardo, per l’ultima parte del dramma, che si svolgerà tra le viuzze, i sotterranei e i fatiscenti palazzi cagliaritani, tra gli storici quartieri di Marina, Stampace e Castello.. (da sergiobonelli.it)

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