Titolo: L’Incubo Nero
Autore: Cornell Woolrich
Traduttore: Mauro Boncompagni
Editore: Mondadori - 2008
L’idea alla base del romanzo di Cornell Woolrich
è tanto semplice quanto sicuramente efficace, la trama praticamente essenziale
e questo permette di godersi la storia gustandone le descrizioni di strade,
luoghi, locali e dei vari personaggi.
Fra gli Stati Uniti e Cuba si ha a che fare con
figure vere, immediate, molto concrete e dirette, supportate da una
scrittura che non cede neanche per una riga, tanto sicura e brillante da
potersi concedere anche qualche spunto creativo. Coinvolgente e funzionale al
ritmo la scelta di approfondire la psicologia dei protagonisti con tratti
intensi e penetranti.
Una intrigante figura femminile ed un protagonista a
cui si rivolgono le simpatie del lettore e di chi lo aiuta ad uscire fuori da
un gran pasticcio.
Gli appassionati di Woolrich accuseranno una certa
mancanza di malinconica tensione, tratto distintivo di altre sue opere, ma la
lettura cattura e si fatica a staccarsi dalle pagine di questo Incubo Nero.
Mai rubare la donna a un boss. Peccato che Bill
Scott lo scopra quando ormai è maledettamente tardi. Fuggito all’Avana con Eve,
la bella moglie di un gangster di Miami, Scott si sente ormai al sicuro. Ma la
lunga mano della vendetta lo raggiunge anche a Cuba. In un bar affollato, Eve
viene pugnalata a morte. E l’unico sospettato è proprio lui…(da blog.librimondadori.it)
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