giovedì 30 marzo 2017

L'Orso



Com’è diverso l’orso. Bello nel senso più rigoroso non è, anzi piuttosto un po’ comico nei suoi movimenti impacciati; abile e goffo, non si sa bene come bisogna prenderlo. Vuole porgerti la zampa, tu involontariamente ti tiri indietro. Non consideri che con la tua paura potresti ferirlo? Un orso possiede amor proprio. Stanotte ho sognato di un orso; mi ero tutto arruffato per la sua buffa immagine. Avevo compassione di lui: allungava il braccio verso una ragazza, lei, la sensibilità fatta persona, lui, sgraziato, neanche pettinato; di questo avrebbe dovuto preoccuparsi. “Lasciami in pace” disse lei, lui se ne andò via dritto come un uomo che capisce una parola, un cenno, andò a letto e si tirò addosso la coperta.

(La Rosa, di Robert Walser, trad. Anna Bianco - Adelphi)
 
 

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