giovedì 27 luglio 2017

NO VAX, NO LOGICA, NO SCIENZA. IL CULTO DELL'IGNORANZA



"C'è un culto dell'ignoranza negli Stati Uniti, e c'è sempre stato. Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza".
(Isaac Asimov)


Gli argomenti degli antivaccinisti, o dei sostenitori della “libertà di scelta”, dell'informazione consapevole in materia di vaccini ed altre coperture semantico-lessicali che ultimamente sono venute fuori per evitare lo “stigma” del NO VAX ed apparire quindi un po' meno integralisti, sono a mio parere tanto inconsistenti da divenire a volte demenziali. 

 
Se non fosse che ho qualche anno di esperienza di certe manifestazioni di illogicità e sbandamento dal pensiero logico-scientifico, sarei addirittura meravigliato dalla tentazione (o volontà?) di costruire una filosofia, una visione ed una posizione politica attorno a questa massa di opinioni e pensieri in libertà che riunisce e fa fermentare tra loro sostenitori di un certo primitivismo stile “ritorno alla vita sana delle origini”, rancori contro le istituzioni ed i partiti, diffidenza nei confronti di studiosi e figure tecniche, timori alimentati da false notizie e manie di protagonismo, esigenza di esercitare controllo sui propri figli tale da apparire come una forma di patriarcalismo egoistico ed ottuso, incurante della vita sociale e dei rapporti di rispetto reciproco, e istinti autolesionisti che sotto una lacera veste di libertarismo nascondono un becero nichilismo povero di struttura.
Il discorso potrebbe allargarsi, poiché è vero che l'enorme quantità di informazioni accessibili su Internet, unita alla mancanza di senso critico è una vera e propria ricetta per il disastro. Molti utenti sono spesso incapaci di distinguere la verità dalla bufala, e a causa di questa incapacità contribuiscono a un'ulteriore diffusione delle bufale, condividendole sui social network. Addirittura, in tema di vaccini (ma non solo), si nota che tra i NO VAX l'assenza di fonti accreditate viene vista come un merito: è più facile credere a una madre che racconta la storia straziante del figlio colpito dall'autismo dopo un vaccino, piuttosto che ai medici e alle compagnie farmaceutiche che ribadiscono la totale assenza di collegamenti tra i due fattori: in fondo, che motivo ha la madre per mentire? E i medici, non sono forse al soldo delle compagnie farmaceutiche che tali vaccini li vendono?
Inoltre viene sempre più consigliato di non fidarsi dei medici (a meno che non siano antivaccinisti loro stessi) e più in generale si alimenta la sfiducia nelle figure professionali, o comunque nei cosiddetti “tecnici”, che ci viene detto essere comunque in mala fede. Ebbene quando viene a mancare la fiducia nelle figure professionali, crolla una struttura che, nel bene e nel male, è funzionale all'andamento di una accettabile vita e struttura sociale. Tale mancanza di fiducia, purtroppo, sta diventando endemica e sempre più diffusa anche ad alti livelli: pensiamo ai dibattiti sulla vaccinazione nei quali vengono chiamati a intervenire un medico e una madre contraria ai vaccini, facendo passare al pubblico il messaggio che le due posizioni abbiano pari valore e pari verità scientifica, che tutte le opinioni abbiano lo stesso valore indipendentemente da chi le esprime. Questo non può essere vero: in tutti i casi in cui studi e statistiche possono dimostrare una verità piuttosto che un’altra, l’ignoranza non vale quanto la conoscenza.
 
Ovviamente non intendo dire che sia sempre opportuno prendere come oro colato le parole di un professionista: in tutti i campi ci sono correnti di pensiero diverse, ma sempre basate su una solida base culturale e su un metodo scientifico di validazione di opinioni che altrimenti rimangono tali. Quindi se dopo essere andati da un medico si vuole un altro parere, ciò è perfettamente accettabile, però si dovrebbe consultare un altro medico, non un architetto od una parrucchiera.
Una cosa che mi infastidisce particolarmente è che ascoltando le farneticazioni argomentazioni dei NO VAX (FREE VAX o altre etichette che desiderino utilizzare) si nota come comincino a presentarsi, forse magari a sentirsi, come esponenti del pensiero libero, o pensiero divergente tali da ricoprire il ruolo di precursori, di novelli eretici che indicano la retta via, che pongono le basi per una nuova e più “giusta” società. In fondo a me sembra solo illogicità, rifiuto del pensiero logico e del metodo scientifico, egoismo e stupidità privata che diviene collettiva nelle loro marce ed esternazioni pubbliche.


A pensarci bene queste righe potrebbero essere volte a loro vantaggio, quasi a sostenere e confermare l'immagine del “diverso” che viene osteggiato perché dicendo la verità si pone contro i “poteri forti”, la “casta” e così via. Ritornando al tema della Scienza inoltre mi si pone la questione di come nell'ambito della ricerca scientifica, per come l’abbiamo studiata e assimilata comunemente, il passaggio dalle tenebre dell’ignoranza alla luce della conoscenza è sempre stato osteggiato, a volte in modo cruento. Poi si porrebbe una questione di immagine: il genio che con le sue teorie e le sue ricerche permette un balzo in avanti alla conoscenza, spesso è un irregolare, un tipo un po' strambo, fuori dagli schemi, per cui all'inizio deriso, osteggiato, magari punito. In seguito viene ascoltato e riabilitato. Ma pur sempre nell'ambito della ricerca scientifica, che ha metodi, principi, valori su cui si concorda e sui quali si basa, su cui si basa anche il dialogo, il confronto ed il dibattito.
Con gli antivaccinisti, invece, il dibattito è impossibile, il confronto è minato alle fondamenta, lo scambio di ricerche, dati ed informazioni, l'esposizione di tesi e risultati porta solo alla sconfitta della logica e del pensiero scientifico. Non c'è modo di uscirne. In fondo anche Karl Popper diceva che una falsa scienza non è mai falsificabile. E questo anche perché gli adepti di quella falsa scienza, davanti alle prove che presenti loro, si rifugiano sempre in ipotesi di salvataggio (i dati che mi porti sono falsi e non affidabili, non riconosco il tuo metodo di raccolta dati, io ho altre fonti maggiormente affidabili, ma a te chi ti paga?, è in atto un complotto, e così via).
Un po' come accade a Ross quando parla di Evoluzione con Phoebe in “Friends”:


Che poi, sempre cercando di rimanere dalle parti di Popper, o comunque in ambito scientifico e di epistemologia della scienza, il mondo moderno in cui viviamo, che dovrebbe essere permeato di razionalità, tende a scricchiolare, a volte anche per colpa di quanti cercano la razionalità stessa, che tra le crepe che vengono create, danno spazio all'irrazionalità (o forse semplice irragionevolezza) dei gruppi antivaccinisti. Questa posizione diventa quindi implicita alla Scienza ed alla Razionalità, potremmo considerarla un sottoprodotto, anche quando è ignoranza e arroganza, anche se non ha un briciolo di verità. Quasi a fungere da contraltare e in questo momento l'invito è a volgersi al pensiero e metodo scientifico, alla razionalità, all'intelligenza e alla serietà.


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