giovedì 20 luglio 2017

Le Storie #58 - Il Sangue dei Mortali


Tavole bellissime in una sceneggiatura efficace che sa alternare azione e momenti di analisi e approfondimento. Il numero 58 della collana Le Storie, in edicola a luglio.


Romanzi, film o fumetti che mettano in risalto il dolore, la sofferenza e la tragedia della guerra sono diffusi e la pubblicazione di un ulteriore albo che si inserisca in questo filone potrebbe passare inosservata, o essere accolta con freddezza perché valutata come una ripetizione di cliché narrativi e drammaturgici ormai un po' stantii.
Personalmente ritengo che, purtroppo, ci sia sempre ancora necessità di evidenziare il male di un conflitto, l'assurdità della violenza dell'Uomo sul suo simile e sulla Natura, se poi si affronta il tema basandosi sull'opera che è alla base della Cultura e della Letteratura occidentale, il rischio di “già visto” o di “già letto” si fa tangibile, ma in questo albo grazie alla bravura e al coraggio di sceneggiatore e disegnatore si annulla.


Giancarlo Marzano e Tommaso Bianchi con “Il Sangue dei Mortali” prendono l'Iliade e la smontano, con grande rispetto, demitizzando tutto ciò che è possibile, rendendola una storia “altra”, dove i protagonisti sono appunto i mortali. Ragazzi che diventano uomini, guerrieri che devono affrontare sé stessi nel combattimento contro altri guerrieri che sono uomini, mariti di donne che vivono il dolore di una perdita, padri di figli che divengono orfani per mano di altri padri, per poi a loro volta vivere la guerra in prima linea. Non si trascurano i “civili”, con le loro virtù ed i loro difetti, coraggiosi e probi o disonesti e meschini, mentre i vari Agamennone, Ulisse, Achille di omerica memoria vengono raffigurati per quello che sono o sono stati tutti i generali, i comandanti che hanno condotto una guerra sulla pelle dei sottoposti, degli inferiori, chiamandoli a sacrifici a cui loro stessi puntualmente si sottraggono.




Le tavole di Tommaso Bianchi, molto abile nell'uso del bianco-nero e delle ombre, rendono efficacemente ogni tema, ogni momento, ogni sentimento e sensazione, con grande perizia nella realizzazione dei volti, dei costumi, degli accessori e delle scene, sia quelle di movimento che quelle maggiormente meditative e di analisi, approfondendo la riflessione e l'approccio narrativo e drammaturgico che risulta evidente nella bella sceneggiatura di Giancarlo Marzano.


Il Sangue dei Mortali” è uno degli albi più belli della collana “Le Storie” e a mio parere il migliore in questa prima parte di 2017.


Cantami o dea... La Storia delle Storie, l'archetipo di tutte le guerre, consacrato dal mito, dalle gesta degli eroi gloriosi e semi-divini. Quante volte, per studio e per passione, abbiamo percorso con lo sguardo e col pensiero i versi del grande Omero? Torneremo laggiù, sotto la rocca d'Ilio, ma questa volta per vedere da vicino ciò che è sempre rimasto invisibile: il coraggio e la paura, l'astuzia e la forza dei comuni mortali! (da sergiobonelli.it)




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