giovedì 17 agosto 2017

Sono qui e sono lì e sono ovunque

Il 17 agosto di 30 anni fa moriva Rudolf Hess, ufficialmente l'ultimo gerarca nazista ancora in vita, per alcuni l'ultimo nazista, almeno tra quelli processati e condannati.

Negli anni successivi ci siamo invece resi conto di quanti fossero ancora liberi e sereni, tra quelli che durante il periodo hitleriano si macchiarono di crimini orrendi. Uno molto conosciuto in Italia è Erich Priebke, criminale di guerra tedesco, agente della Gestapo e capitano delle SS. Quello delle Fosse Ardeatine per intenderci.


Indubbiamente il nome di Walter Richard Rudolf Hess e la sua morte il 17 agosto del 1987 suscitarono e ancora provocano parecchie reazioni e sentimenti, non fosse altro per essere stato un uomo tra i più influenti del Terzo Reich e del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori. Molto più semplicemente e terribilmente fu il vice di Adolf Hitler, il numero tre del partito dopo lo stesso auto proclamato Führer e Hermann Göring.
Ricordo la prima pagina del quotidiano che mio padre acquistò quel giorno di vacanza in Sicilia, con una delle ultime foto di Hess ancora in vita, molto anziano, a passeggio nel cortile del carcere di Spandau, a Berlino Ovest, dove, unico ospite, scontava la sua pena al carcere a vita, comminatagli durante il processo di Norimberga.



Tralascio i misteri intorno alla sua dipartita, che fanno il paio con quanto si racconta circa il suo volo sopra il Regno Unito all'epoca della Seconda Guerra Mondiale. Mi concentro invece su come un uomo che fu oggettivamente un carnefice e un individuo deprecabile, anche e soprattutto al di fuori delle vicende belliche, ancora oggi è oggetto di omaggi e “riabilitazioni”, da alcuni considerato come una vittima.



Basti ricordare come il 20 luglio 2011 la sua tomba fu smantellata e i suoi resti esumati, dopo che la chiesa evangelica proprietaria del terreno su cui sorgeva il sepolcro decise di non rinnovare il contratto di affitto del suolo alla nipote di Hess, poiché la tomba era diventata meta di pellegrinaggi da parte di esponenti dell'estrema destra tedesca. Rudolf Hess è diventato un punto di riferimento per i circoli neonazisti tedeschi e non solo. Durante ogni anniversario della sua morte, si tiene una marcia commemorativa con esibizione di striscioni di apprezzamento e sfoggio di simboli e oggetti nazifascisti.



La band britannica Chumbawamba con la propria canzone “The day the nazi died”, ci avverte di come il nazifascismo sia tutt'altro che defunto. In Italia dovremmo prestare maggiore attenzione a questi fenomeni e al comportamento di una parte di nostri compatrioti. Alcuni mostrano di apprezzare fascismo e nazismo, non so se per ignoranza, memoria corta, effettiva vicinanza a tali ideologie o altro ancora.


Insomma io ritengo che sia giunto il momento di occuparsi e preoccuparsi, considerata l’espansione evidente dei vari movimenti fascisti. Non si limitano a pagliacciate ed esibizione di stupidità, bensì si sono messi a fare politica, non trascurando peraltro di moltiplicare le manifestazioni pubbliche a base di saluti romani, labari, saluto al Duce, auguri per il compleanno del suddetto, eccetera. 
 

Questi movimenti variamente fascisti o nazisti (CasaPound, Fratelli d’Italia, LealtàAzione e così via) partecipano alle elezioni e fanno eleggere loro rappresentanti. A Monza c’è addirittura un assessore nazista, a Lucca diversi consiglieri comunali, solo per citare due città di medie dimensioni.

Non abbassiamo la guardia, non pensiamo che fascismo e nazismo siano solo “colore”, limitandoci a deprecare l'utilizzo e l'esposizione di simboli e vari accessori. Il fascismo ed il nazismo purtroppo non sono morti definitivamente, anzi negli ultimi anni sembrano abbiano trovato qualcuno disposto a nutrirli.

Pertanto l'invito è a non riposare mai più finché ogni nazista non morirà.




We're taught that after the war the Nazis vanished without a trace
But batallions of fascists still dream of a master race
The history books they tell of their defeat in forty-five
But they all come out of the woodwork on the day the Nazi died
They say the prisoner of Spandau was a symbol of defeat
Whilst Hess remained imprisoned and the fascists they were beat
So the promise of an aryan world would never materialise
So why did they all come out of the woodwork on the day the Nazi died

|: They're here and they're there and they're everywhere :|

The world is riddled with maggots - the maggots are getting fat
They're making a tasty meal of all the bosses and bureacrats
They're taking over the board rooms and they're fat and full of pride
And they all came out of the woodwork on the day the Nazi died
So if you meet with these historians I'll tell you what to say
Tell them that the Nazis never really went away
They're out there burning houses down and peddling racist lies
And we'll never rest again until every Nazi dies.



Noi credevamo che dopo la guerra i nazisti fossero spariti senza lasciare traccia
Ma battaglioni di fascisti fantasticano ancora su una razza superiore
I libri di storia parlano della loro sconfitta nel Quarantacinque
Ma sono tutti spuntati dal nulla il giorno in cui morì il nazista
Dicono che il prigioniero di Spandau fosse un simbolo della sconfitta
Mentre Hess rimaneva in carcere e i fascisti venivano sconfitti
Così la promessa di un mondo ariano non si sarebbe mai materializzata
Allora perché spuntarono tutti dal nulla il giorno in cui morì il nazista?

|: Sono qui e sono lì e sono ovunque :|

Il mondo è infestato dai vermi - i vermi stanno ingrassando
Si stanno facendo una bella abbuffata di tutti i padroni e burocrati
Stanno prendendo il controllo delle stanze dei bottoni e sono grassi e pieni di superbia
E sono tutti spuntati dal nulla il giorno in cui morì il nazista
Se allora incontro questi storici ti dirò io cosa dire loro
Digli che i nazisti non sono mai scomparsi davvero
Sono qui fuori che incendiano case e diffondono menzogne razziste
E noi non riposeremo mai più finché ogni nazista non morirà.


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