giovedì 11 gennaio 2018

Le Storie #63 - Il Cuore di Lombroso


Nel corso dei miei anni alla scuola elementare in ordine cronologico ho visto la serie anime “Cuore” (di cui mi regalarono il 45 giri con la sigla, a mio parere molto bella come tutte quelle cantate da “I Cavalieri del Re”), ho letto il libro di Edmondo De Amicis a cui era ispirata ed infine ho visto la omonima serie TV diretta da Luigi Comencini


 














Pertanto il numero 63 della collana “Le Storie”, dal titolo “Il Cuore di Lombroso”, che riprende buona parte dei personaggi del romanzo ottocentesco, non poteva non stimolare la mia curiosità.
Lasciando da parte Umberto Eco ed il suo famoso “Elogio di Franti”, le varie considerazioni sul carattere del testo deamiciano, notoriamente intriso di intenti pedagogici e morali, con un certo paternalismo e perbenismo che rasenta la mediocrità dell'allora borghesia italiana, fin troppo evidente ad una lettura già solo adolescente, il romanzo viene giustamente omaggiato, anche se in modo al limite del dissacrante e a mio parere vicino ad una ironia parente prossima del satirico.

Oltre allo studioso Lombroso del titolo, la sceneggiatura di Davide Barzi presenta al lettore i personaggi di Cuore divenuti adulti, alle prese con la loro maturità e la condizione che il destino o le loro scelte di vita (c'è differenza e distinzione fra il primo e quest'ultime?) hanno loro assegnato.

Ritroviamo il maestro Perboni, ucciso con crudeltà, Bottini, Garrone, persino Franti e gli altri coinvolti nelle indagini per scoprire il colpevole del crimine. Lombroso, i suoi studi e le sue conclusioni e risultati (opportuno ribadire smentiti dalla scienza) vengono tirati in ballo e con arguzia sezionati, utilizzati e capovolti per creare una narrazione “nera” e tipica della crime story. L'ambientazione è la Torino dell'ultimo decennio dell'ottocento, così come nel romanzo che a torto o a ragione ha influenzato migliaia di studenti italiani, resa con tratto realistico e con tinte gotiche e vagamente dark dalla matita di Francesco De Stena.


Torino, 1889. Cesare Lombroso è professore di medicina legale all'università, dove effettua autopsie sui corpi di criminali, prostitute e folli. Un giorno, presso il Carcere "Le Nuove", il maestro Giulio Perboni scrive un'ultima lettera ai suoi ex allievi e poi si toglie la vita. Tocca a Lombroso indagare per scoprire quale pericolo incombe su Bottini, Garrone e tutti gli altri ex compagni di classe...

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