Ormai
sette anni fa, alle prime settimane di vita di questo blog, presentai
un post celebrativo dei primi 50 anni del James Bond
cinematografico. In quell'occasione feci una veloce e del tutto
personale disamina dei film fino a quel momento presentati al
pubblico. Con un po' di leggerezza ed in fondo senza neanche
prendermi particolarmente sul serio assegnai addirittura un voto ad
ogni film.
A
lungo è stato uno dei post maggiormente letti, o anche solo
intercettati, per cui, sempre giocando, ma non troppo, riprendo
quell'opera, parlando, sinteticamente degli altri due film nel
frattempo usciti nelle sale, in attesa dei prossimi.
Via
alla musica ed alle parole!
Agente
007 – Skyfall (2012) voto 7+: Daniel Craig ha creato e
definitivamente imposto il suo James Bond. Abbandonata l'ironia, la
spavalderia, il tono sarcastico del primo Bond (l'originale?),
qui si ha di fronte un uomo molto più vicino alla realtà, non più
invincibile e con punti deboli e qualche problema che non sa
esattamente come gestire. Per alcuni cade un mito, per altri la
mutazione è apprezzabile. Personalmente un po' mi manca quella
disinvoltura e quel divertimento che viene a mancare, ma il film è
apprezzabile. A patto di accettare che sia in tutto e per tutto un
action movie, con più livelli di lettura, una serie di
stratificazioni, che lo allontanano dalla spy-story classica e forse
anche troppo semplicistica per questi tempi, e magari anche per il
pubblico attuale. Il confronto con i precedenti interpreti del più
famoso agente al servizio di Sua Maestà è probabilmente poco
consono, sebbene divertente da fare, dal momento che siamo di fronte
ad un'altra cosa, ad una rinascita vera e propria, come mostrato
chiaramente nel film. Per quanto riguarda azione e tensione, queste
non mancano, così come le scene di inseguimento e di duello, con un
villain suggestivo, sebbene a mio parere Javier Bardem a tratti
sembra gigioneggiare oltre il sopportabile. Bene gli altri
interpreti, con Judy Dench (M) in un ruolo insolito e dai risvolti
psicanalitici.
Agente
007 – Spectre (2015) voto
6-: quanto di buono, o comunque di maggiormente originale visto nel
precedente qui si perde. Sembra che a regista e sceneggiatori
interessi solo l'azione in quanto tale, con trascuratezza nella
scrittura del plot ed una certa svogliatezza nel gestire e
approfondire il nostro amato Bond. Daniel Craig continua nella sua
strada, con maggiore atletismo e meno ironia e sarcasmo, riuscendoci
anche bene, ma viene sprecato, sottoutilizzato e mal gestito il
sempre apprezzabile Christoph
Waltz,
villain che avrebbe meritato una migliore sceneggiatura. Qualche
esagerazione di troppo, non calata nell'adeguato contesto e ritmo,
fanno storcere il naso, come se ci si fosse rimangiati quanto fatto
in precedenza, forse non convinti o non sicuri di dove volersi
dirigere. Allora ci si affida alle scene d'azione, alle belle auto
lanciate a folli velocità in centri storici, qualche inquadratura ad
effetto ed altri stratagemmi per coprire una certa insicurezza e
povertà di idee. Non proprio un passo falso, perché l'insieme
comunque intrattiene nonostante la lunghezza, ma ci si potrebbe
aspettare di meglio.
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