Confesso che
quando sento termini come lounge e chillout mi prudono le mani, ovvero
scatta in me un certo nervosismo e fastidio. Questo perché, ormai, complice un
certo imbarbarimento dei costumi e
la dilagante stupidità delle genti che frequenta bar e ristoranti, la musica
lounge ed il chillout, persi la loro dignità, vengono di fatto associati ad aperitivi e happy hour.
Smarrita la
funzione di accompagnamento delle
visioni di film, o di stimolo di sensazioni e momenti di convivialità soft,
capita che queste sonorità mi stimolino soltanto la visione di giovani (e meno
giovani) uomini e donne che si ingozzano di pizzette, piatti di pasta fredda,
insalata di riso (orrore gastronomico!!), olive e capperi ingollando
bicchieri ricolmi di beveroni dai
colori tanto variegati quanto improbabili. Questi fenomeni da baraccone, che si credono dei veri divi e delle fighe
da competizione, si aggirano per street
bar e luoghi di ritrovo alla moda pavoneggiandosi con il nuovo I-Phone
o sfoggiando pettinature e incarnati da circo Barnum, con in mano
bicchieri di varie fogge e rimpinzandosi delle peggio schifezze presenti sui
banconi.
Ora il mio biasimo
non è rivolto alla corsa alle vivande,
poiché, considerando quanto ti chiedono per uno spritz od un negroni,
mangiare come se non ci fosse un domani è quantomeno condivisibile, bensì mi
colpisce il fatto che i gestori di questi covi di banditi dispensatori di
bevande si impegnino anche a scegliere e selezionare la “musica di sottofondo”, come se agli avventori fregasse veramente
qualcosa e ci fosse qualcuno, fra i pagliacci che bevono compulsivamente
qualunque intruglio dal nome evocativo, veramente in grado di apprezzare i
brani e le musiche proposte.
Recentemente,
vinta una certa personale reticenza, ho avuto l’occasione di ascoltare in Rete
i brani che compongono l’album “Enjoy My Wrong Shoes“, ad
opera del progetto Didascalis. Mi
era stato proposto come un’opera
chill-out e come tale mi sono apprestato ad ascoltare i
13 brani che lo compongono. Sembrava dovesse risolversi tutto in un omaggio ai Depeche Mode (in simpatica
coincidenza con il tour italiano) ed in una serie di cover, più o meno
riuscite, di famosi brani della band inglese.
Ma la sorpresa era
dietro l’angolo! Dimentichiamo il chill-out
da struscio del venerdì. Le versioni proposte sono accattivanti e gradevoli all’ascolto, anche ripetuto e senza
l’intervento di alcool o altre sostanze. Viene creato un interessante intreccio di sonorità, che stimolano
una sensazione di piacevolezza.
Spesso, nel caso
di omaggi e cover, si oscilla fra buona
tecnica, che tenta di imitare l’originale, e velleitari tentativi di “riscrivere” le canzoni. Nel primo caso, se
tutto va bene, si viene intrattenuti e si gode nel sentire brani conosciuti e
riproposti con “mestiere” e con onestà, nella seconda possibilità sovente ci si
infastidisce ed il malumore ci rovina la serata.
L’album “Enjoy
My Wrong Shoes“ invece tenta una terza via: le canzoni si
vestono di un taglio completamente nuovo,
reso personale da chi esegue i brani, con suoni accattivanti che si
mescolano per donarsi all’ascolto. Impossibile dimenticare gli originali, per
carità, ma abbandonando fondamentalismi e ricerca di purezza a tutti i costi,
l’ascolto ne guadagna e ci si sorprende, positivamente, di gran parte delle
scelte.
Chi scrive non è
propriamente un fan dei Depeche Mode,
ma conosce pressoché tutti i brani della track list (tra cui è compreso un
interessante inedito originale a firma Didascalis), questo principalmente a
causa di una adolescenza e gioventù onnivora ed un po’ disperata.
“Enjoy The
Silence” e “Walking In My Shoes“, per rimanere fra i
cavalli di battaglia, ad esempio vengono reinventati, se non stravolti, per
divenire “altro” dalla loro versione originale, in modo gradevole, che ripaga
dell’ascolto. In particolare il secondo brano viene presentato in due versioni: quella a me più gradita è
la traccia 12 (la più lunga) dove
accordi e sonorità sono talmente lontani dalla versione “classica” da
guadagnarsi vita autonoma.
Persino in brani
più “semplici” la voce e gli strumentisti fanno alla grande il loro lavoro: mi
riferisco a It’s No Good, che beneficia di un arricchimento e di un lavoro di rielaborazione che
esalta quello che, nei fatti, è un pezzo tanto amato quanto “povero”.
I pezzi che più ho apprezzato sono quelli in cui la voce di Davide Marani (questo il nome che si cela dietro
Didascalis) è accompagnata da tromba, contrabbasso o sassofono, passando da
suggestioni jazz a elementi swing che solleticano la fantasia. Mi ha convinto
meno la seconda voce, femminile.
L’omaggio, dichiarato, è completo e si risolve in un atto d’amore, quasi come fosse un obbligo di
riconoscenza da parte di chi ammette di essere cresciuto, tanto come uomo che
come artista, attraverso la musica dei Depeche Mode. Ma lo fa non ricalcando, bensì
rielaborando una eredità e facendola vivere di una nuova vita, con rispetto ma anche con la
libertà e la consapevolezza di chi sa coniugare tecnica e sentimento.
Insomma “Enjoy
My Wrong Shoes“, quarto album a firma Didascalis, ammorbidisce o sottolinea i brani originali,
esaltandone alcuni pregi o, di contro, abbandonando la versione dei Depeche Mode per farli divenire nuova
creazione con nuove firme. Estetismi sonori qua è la rischiano di
appesantire l’ascolto, ma non è obbligatorio ascoltare i brani in
un’unica sequenza, anzi il mio consiglio è di scomporre la track list a
proprio costume ed uso.
Questo basterà per
fare di me un appassionato di suoni soft, tra elettronica e richiami a bossa
nova e jazzy music? Non credo, ma sarebbe un peccato se questi brani finissero
per fare solo da sottofondo ad eccessi
etilici di strappone ipertruccate, playboy
in tono minore, ragazzine con ego
ingiustificabile o figli di papà maniaci di palestra e centri abbronzatura!
“Enjoy My
Wrong Shoes“: prodotto, arrangiato, suonato, cantato e concepito da Davide
Marani.
Collaborano: Valentino
Bianchi sax soprano; Francesca ‘Frensy’ Castorri
vocals e backing vocals; Gionata Costa violoncello; Andrea
‘Andy G’ Guerrini trumpet, muted trumpet e brass section; Mauro
Mosciatti chitarra elettrica.
Per ascoltare i
brani: http://didascalis.bandcamp.com/
Per chi volesse di più:
https://itunes.apple.com/it/album/enjoy-my-wrong-shoes/id659990190
Per chi volesse di più:
https://itunes.apple.com/it/album/enjoy-my-wrong-shoes/id659990190
Notevole
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