sabato 28 maggio 2016

25 anni per Nathan Never


Quest’anno Nathan Never, la testata ed il personaggio Bonelli, compie 25 anni.
Fra queste pagine non ho finora mai commentato nessun albo della serie, ma probabilmente il fatto che l’Agente Speciale Alfa (titolo del n.1 uscito nel giugno del 1991) sia uno dei miei personaggi preferiti e più cari risulta evidente.
Lo leggo da 25 anni, quando ancora si telefonava solo da casa o al massimo da una cabina telefonica rifornendosi di gettoni o di una scheda, ma banalità a parte, il concetto è che sono cresciuto anche leggendo questa serie.
Mi entusiasmò pressoché da subito ed alcuni degli albi dei primi anni li ho riletti più volte, tanto mi erano piaciuti e perché vi trovavo avventura, divertimento, approfondimento, stimoli, messaggi profondi e convincenti, buone storie ed ottimi disegni. La fantascienza nei fumetti era per me una emozionante novità, avvezzo com’ero al western, alle saghe storiche, a quel po’ di horror che potevo affrontare, alle storie di avventura e ai personaggi Disney che mi avevano fatto compagnia fino all’adolescenza.
Nel corso degli anni e degli albi proposti ci sono stati periodi esaltanti, altri meno soddisfacenti, occasioni mancate (la Guerra con le Stazioni Orbitanti), altre meglio proposte (la Guerra dei Mondi), si sono succeduti antagonisti di grande livello (Aristotele Skotos) e personaggi non del tutto convincenti (l’Uomo Quantico), amici, nemici, amori e rivali che hanno arricchito la serie e reso Nathan Never, come uomo, una figura che può essere ammirata da diverse angolature, così come Legs Weaver, Sigmund Baginov (solo per limitarsi ai primi Agenti Alfa) ed altri ancora.

L’occasione dei 25 anni si incontra con l’uscita in edicola del numero 300 “Altri Mondi”, dove tornano uno dei creatori dell’Agente Alfa, Bepi Vigna e uno dei disegnatori più importanti per la vita della testata, oltre che ex copertinista, Roberto De Angelis (il primo fu Claudio Castellini ed ora è la volta di Sergio Giardo).
Propongo all’attenzione questo numero 300, oltre che per il compleanno e la giusta soddisfazione per la longevità della serie, soprattutto perché ritengo possa essere l’occasione per avvicinarsi o riavvicinarsi al personaggio ed al suo mondo.
Nelle pagine di “Altri Mondi”, efficacemente colorate da Francesca Piscitelli, che alterna tonalità fredde, colori caldi e gradazioni di grigio secondo le diverse ambientazioni e lo stato d’animo dei personaggi, troviamo fantascienza di buon livello.










Fantascienza ormai “classica”, come quella targata anni 90 con la suggestione del cyberspazio, degli hacker ed un riferimento cinematografico ormai divenuto un “must”, ovvero Matrix dei Wachowski, ma anche approfondimento metanarrativo e filosofico che riprende temi ampiamente proposti ma con un aggiornamento che sa quasi di “cerchio che si chiude” per riprendere un cammino che a volte si è fatto stanco, al limite del noioso.






Un nuovo lettore, oppure uno vecchio che avesse abbandonato la lettura di Nathan Never qualche anno fa, potrebbe trovare vari motivi per godersi “Altri Mondi”.
I disegni, i colori, la riflessione sul singolo e sull’umanità, sulle vicende individuali e sull’idea di Vita e di Mondo, per come appaiono e per come vengono vissute. Si troverebbe ad avere l’occasione di leggere una bella storia, ben scritta e rappresentata, narrata con intelligenza e capacità di rendere l’avventura al meglio, con l’obiettivo di divertire, intrattenere, stupire ed anche stimolare curiosità e sete di conoscere.

Per un albo a fumetti è tanta roba ed un lettore che da quando aveva 15 anni aspetta la sua dose di fantascienza per immagini può sentirsi contento di conoscere Nathan Never.


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