Dario: Adesso lo vedi
così un po' ciancicato, un po'... perché è stato un po' fuori dal giro ma... ma
questo è uno bravo. E poi è un amico.
Pavia: Federico Lolli,
vero? Ha portato qualcosa da farmi sentire?
Federico:
Un testo molto breve, ma è la cosa che assomiglia di più al mio stato d'animo
attuale.
Là
c'è una porta rossa, la vorrei tinta in nero.
Niente
colori, tutto dipinto in nero.
Io
volterò la testa fin quando arriva il nero.
Là
c'è una fila d'auto, e sono tutte nere, coi fiori, e con il mio amore, che non
tornerà più.
Io
se mi guardo dentro vedo il mio cuore nero.
Poi
forse svanirò e non dovrò più guardare la realtà.
Come
si fa... ad affrontar le cose se tutto il mondo è nero?
Pavia: Bene! Non è
niente male! Ehhm certo per recitare Čechov ci vorrà una recitazione un pochino
più...
Dario: ... un po'
meno...
Pavia: Per me la parte è
sua. Senta, la tournée parte fra una settimana, pensa di potercela fare?
Dario: Ma certo che ce
la fa. Al limite gli do una mano io, no?
Pavia: Ah senta Lolli...
quel testo... García Lorca no?
Federico: Mick Jagger!
(Dario/Diego
Abatantuono, Pavia/Luigi Montini e Federico/Fabrizio Bentivoglio in “Turnè”, di
Gabriele Salvatores - 1990)
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