Quando
feci l'ingresso in società avevo quindici anni; e io già sapevo che il ruolo a
cui ero condannata, vale a dire stare zitta ed obbedire ciecamente, mi dava
l'opportunità ideale di ascoltare e di osservare. Non quello che mi dicevano,
che non era di nessun interesse, ma tutto quello che la gente cercava di
nascondere; ed ho esercitato il "distacco". Imparai a sembrare
allegra, mentre sotto la tavola mi piantavo una forchetta nel palmo della mano
e finii per diventare una "virtuosa nell'inganno". Non era il piacere
che cercavo, era la conoscenza; e consultavo i più rigidi moralisti, per la
scienza dell'apparire, i filosofi, per sapere cosa pensare, e i romanzieri, per
capire come cavarmela; e alla fine io ho distillato il tutto, in un principio
meravigliosamente semplice: "vincere o morire".
(Marchesa
Isabelle de Merteuil/ Glenn Close, in “Le Relazioni Pericolose”, di Stephen
Frears - 1988)
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