Io
di più non posso darti.
Non
sono che quello che sono.
Ah,
come vorrei essere
sabbia,
sole, in estate!
Che
tu ti distendessi
riposata
a riposare.
Che
andando via tu mi lasciassi
il
tuo corpo, impronta tenera,
tiepida,
indimenticabile.
E
che con te se ne andasse
sopra
di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla
nuca al tallone,
bruno.
Ah
come vorrei essere
vetro,
tessuto, legno,
che
conserva il suo colore
qui,
il suo profumo qui,
ed
è nato tremila chilometri lontano!
Essere
la
materia che ti piace,
che
tocchi tutti i giorni,
che
vedi ormai senza guardare
intorno
a te, le cose
-
collana, profumi, seta antica -
di
cui se senti la mancanza
domandi:
“Ah, ma dov’è?”
Ah,
e come vorrei essere
un’allegria
fra tutte,
una
sola,
l’allegria
della tua allegria!
Un
amore, un solo amore:
l’amore
di cui ti innamorassi.
Ma
non
sono che quello che sono.
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