Ho visto
un film bellissimo!
“Ida”,
di Pawel Pawlikowski, che al di là del nome difficile da ricordare
per molti, ha fatto davvero un gran bel film. Tanto da meritarsi il
premio Oscar 2015 come miglior film straniero.
Mi è
piaciuto per la rigorosa, vibrante interpretazione delle due
sorprendenti protagoniste, una novizia che si appresta a prendere i
voti nel convento dove è cresciuta, e la zia che incontra per la
prima volta pochi giorni prima del grande passo.
Mi è
piaciuto per la splendida fotografia, un bianco e nero pieno e
sapido nella sua freddezza, che esplora tutti i toni di grigio
illustrando e raccontando due viaggi a loro modo iniziatici, due
modalità di fare i conti con il proprio io e la Storia.
Compostezza
e rigore formale, ma allo stesso tempo vitalità che si affida
alla musica, splendida quella originale composta per il film, ma
anche John Coltrane, Mozart e Adriano Celentano, nonché Fred
Buscaglione per lampi di luce e di vita.
Un percorso
nella Memoria, nella Storia, nella Polonia anni 50 e 60,
affidato ad una grande regia, che evita retorica e cadute nel
patetico o nel già visto grazie a splendide e irresistibili
inquadrature, dove primi piani e campi lunghi, particolari e immagini
a tutto schermo parlano allo spettatore la lingua, comprensibile a
tutti, del grande e puro cinema.
Inquadrature
perfette, bianco e nero di una purezza disarmante, immortale e narrativo, splendida
musica, dialoghi essenziali ed esaustivi, rigidità formale solo
apparente che cede opportunamente il passo ad una vibrante
cristallina narrazione. Quanto basta per definire “Ida” un film
imperdibile!
Polonia,
1962. La 18enne Anna, un orfana cresciuta in convento, ha deciso di
farsi suora. Tuttavia, poco prima di prendere i voti, scopre di avere
una zia ancora in vita, Wanda, la sorella di sua madre. Insieme a lei
la ragazza affronterà un viaggio alla scoperta di se stessa e del
proprio passato: scopre, infatti, di avere origine ebraiche e che il
suo vero nome è Ida; inoltre, sua zia è un ex pubblico ministero
comunista, responsabile di numerose condanne a morte nei confronti di
religiosi. Mentre Anna va alla ricerca della verità sulla sua
famiglia, Wanda deve confrontarsi con le decisioni prese ai tempi
della guerra e che ancora la perseguitano. (da
cinematografo.it)
All'interno del film viene suonato questo immortale e fantastico pezzo di John Coltrane. Un'ottima occasione per ascoltarlo!
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