sabato 14 aprile 2018

Mani Nude - Sergio Bonelli Editore

Giunto in libreria qualche mese fa dalla Sergio Bonelli Editore, “Mani Nude” mi è stato prestato e non ho potuto evitare di esserne rapito.

Il fatto che sia l'adattamento a fumetti di un romanzo di Paola Barbato, che ne cura anche questa variante, potrebbe far temere di trovarsi di fronte a dialoghi lunghi e verbosi e ad una narrazione lenta e di difficile fruibilità, magari accompagnata da un comparto grafico sacrificato al testo ed alla natura letteraria della storia. In effetti il passaggio da un medium ad un altro, con proprie caratteristiche e peculiarità, nonché limiti, può risultare rischioso, ma la Barbato ed i due disegnatori incaricati, Paolo Armitano e Davide Furnò, riescono a regalarci una grande prova di tenuta del ritmo, gestione della storia e di tutti i momenti che la compongono, con uno stile narrativo che ben si adatta alle immagini, che da parte loro sono veramente splendide, il valore aggiunto dell'opera. 

 
I disegni, spigolosi e realistici senza essere didascalici o meramente illustrativi, con ombre che sembrano tangibili, mostrano una grande attenzione ai personaggi, ai loro pensieri e dolori, alle loro anime ferite e corrotte. La scelta stilistica del comparto grafico, nonchè il formato grande 18,5 x 25 cm, accompagna e dona spessore a quella propria della narrazione, incentrata su un unico, vero protagonista, Davide/Batiza.

La storia non stacca mai da lui, come in un drammatico e doloroso romanzo di formazione, una variante di Bildungsroman con sangue e violenza che non vengono lesinati, il lettore viene invitato, costretto a focalizzarsi sul percorso di crescita e di corruzione di Davide/Batiza, sulla ricerca di un improbabile riscatto e sul tentativo di (ri)farsi una vita. Il racconto non si concede parentesi di narrato riguardanti altro al di fuori di ciò che avviene a lui: il lettore segue la storia dal punto di vista del protagonista attraverso le didascalie dei suoi pensieri, condividendone paura, rabbia e dubbi, inevitabilmente entrando in una forma di empatia che oscilla fra la pietà, la compassione, il disgusto e la paura.


Merito dello sviluppo rigoroso di un soggetto, della resa narrativa e grafica di una storia che giunge dritta al lettore, che non si concede filtri o soluzioni di comodo, illusioni o momenti consolatori di sorta, per quanto effimeri potrebbero essere, che mette in primo piano il dramma e la disperazione che sebbene inseriti una fiction sembrano molto vicini al reale. 


Ambientato nel mondo dei combattimenti clandestini (quelli che, appunto, si combattono senza guantoni), Mani nude è un racconto di formazione teso e disperato, vissuto attraverso gli occhi da bambino e il corpo quasi adulto di un sedicenne che viene rapito e costretto a combattere per sopravvivere. Vincitore del Premio Scerbanenco nel 2008, il romanzo "Mani nude" di Paola Barbato diventa ora un volume a fumetti - ovviamente sceneggiato dalla stessa Barbato - grazie al segno moderno e graffiante di Paolo Armitano & Davide Furnò.(da sergiobonelli.it)

Nessun commento:

Posta un commento