Giurato n. 11: Che razza di uomo è lei? Lei è stato qui e ha
votato colpevole come tutti gli altri soltanto perché ha dei biglietti
per una partita di baseball che le bruciano in tasca. E ora cambia il
suo voto perché dice che ne ha abbastanza delle chiacchiere che si fanno
qui.
Giurato n. 7: Mi ascolti, amico...
Giurato n. 11: Si può sapere chi le dà il diritto di scherzare in questo modo con la vita di un suo simile? Non le importa che...
Giurato n. 7: Un momento! Lei non può parlarmi così!
Giurato n. 11: E invece è così che le parlo! Se lei vuole votare innocente, lo faccia perché è convinto che quell'uomo è innocente, non perché è stanco. E se non lo crede innocente, allora voti in quel senso. Insomma, abbia il coraggio di dire veramente quello che pensa.
Giurato n. 7: Mi ascolti, amico...
Giurato n. 11: Si può sapere chi le dà il diritto di scherzare in questo modo con la vita di un suo simile? Non le importa che...
Giurato n. 7: Un momento! Lei non può parlarmi così!
Giurato n. 11: E invece è così che le parlo! Se lei vuole votare innocente, lo faccia perché è convinto che quell'uomo è innocente, non perché è stanco. E se non lo crede innocente, allora voti in quel senso. Insomma, abbia il coraggio di dire veramente quello che pensa.
(Giurato n.11/George Veskovec e Giurato n.7/Jack Warden in "La Parola ai Giurati", di Sidney Lumet - 1957)
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