mercoledì 4 luglio 2018

Caduta



L’ACROBATA

Io sono colui che celebra giorno dopo giorno
il rituale della ricerca davanti al tuo occhio nudo.
Non arrivo a te, benché
riesca ad urlare il tuo nome,
nello sconfinato desolato cielo,
giorno dopo giorno, anno dopo anno,
eternità. Lo sai bene.

Urlo solo per quietare la paura.
Riscaldo  il corpo gelato con la mia eco.
Fingo che tu non sia là.
Dimentico me stessa
ammirando i miei giochi di prestigio.
Resisti. Lo sforzo di tenerti
a questa fune tesa che non dà
sostegno contro l’oscurità.

Chi mi insegnerà a non avere paura
della caduta?




(Antigone Kefala)

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