venerdì 13 luglio 2018

Jurassic Park in famiglia


Seguendo i desideri dei miei figli mi sono messo accanto a loro per rivedere in questi ultimi giorni i primi tre film della serie di Jurassic Park, in pratica quelli che vanno dal 1993 al 2001, anticipatori delle “riprese” degli ultimi anni. Va da sé che con la maturità, almeno anagrafica, la reazione è maggiormente meditata e un po' più smaliziata di quando potevo essere adolescente o ancora giovane. 

Rimane la sensazione di tre opere cinematografiche non propriamente nelle mie corde ed anzi in qualche passaggio addirittura fastidiose e noiose, ma per il gusto di parlarne e anche un po' per condividere un'esperienza familiare, di seguito, brevemente, le mie impressioni su “Jurassic Park” (1993), “Jurassic Park II – Il Mondo Perduto” (1997) e “Jurassic Park III” (2001).


- Jurassic Park (1993)
Come in ogni film di Steven Spielberg (tranne casi più unici che rari), sono gli effetti speciali, qui veramente di grande livello, e l'insieme da fiaba avventurosa un po' fracassona ad avere la meglio su una desolante e povera trama, tanto semplice e già ampiamente vista da risultare pedante e a tratti stupida. Il pistolotto morale, datato, stereotipato e persino tanto logoro quanto noioso sembra inserito per dare un minimo di spessore alle immagini che, da sole, faticano a dare dignità all'opera. 
Il film si salva, in parte, grazie alla bravura del cast, dove Jeff Goldblum, Sam Neill, Laura Dern, Samuel L. Jackson e Richard Attenborough, degnamente affiancati dai giovani attori che impersonano i nipoti del “padre” dell'assurdo parco divertimenti, si impegnano molto per salvare il poco di salvabile che c'è. Campione d'incassi, neanche a ripeterlo.
Voto: 6+



- Jurassic Park II – Il Mondo Perduto (1997)
Non propriamente necessario, ma ricco seguito del primo, di cui perde l'elemento di novità, poiché qui di originale c'è poco a parte l'uso ancor più massiccio e abile degli effetti speciali.
Più desolante del precedente, maggiormente cruento e notturno, forse per coprire la bruttezza di alcuni passaggi, con una trama che impossibilitata ad imporsi data la propria estrema esiguità, si affida a scene mirabolanti e fantasiose, il cui effetto però si dissolve presto, lasciando lo spettatore di fronte ad un mero prodotto commerciale, per quanto confezionato con furbizia ed estrema malizia dal solito Spielberg.
Voto: 5



Jurassic Park III” (2001)
Siamo di fronte al peggiore della ideale trilogia, che rivisto dopo quasi due decenni fa ancora più male. Se fosse solo una riproposizione (ricalcatura?) di quanto già presente nella cinematografia avrebbe almeno una sua giustificazione. Qui invece tutto ha il sapore del già visto, del già sentito, solo che viene proposto peggiorato e reso ancora più banale, con alcuna logica costruttiva o narrativa, dove anche il gusto dell'avventura sbiadisce in un film girato solo per avere la scusa di poter continuare ad incassare e così essere legittimati a proporcene altri. Il ritorno di Sam Neill che prova a fare Indiana Jones non basta. Peccato.
Voto: 4
 

I miei bambini si sono divertiti, impauriti, hanno urlato e fatto un sacco di domande. In fondo, al di là di tutto, è andata bene ed il cinema svolge ancora il suo compito familiare.


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