Seguendo i
desideri dei miei figli mi sono messo accanto a loro per rivedere in
questi ultimi giorni i primi tre film della serie di Jurassic Park,
in pratica quelli che vanno dal 1993 al 2001, anticipatori delle
“riprese” degli ultimi anni. Va da sé che con la maturità,
almeno anagrafica, la reazione è maggiormente meditata e un po' più
smaliziata di quando potevo essere adolescente o ancora giovane.
Rimane la sensazione di tre opere cinematografiche non propriamente
nelle mie corde ed anzi in qualche passaggio addirittura fastidiose e
noiose, ma per il gusto di parlarne e anche un po' per condividere un'esperienza
familiare, di seguito, brevemente, le mie impressioni su “Jurassic
Park” (1993), “Jurassic Park II – Il Mondo Perduto” (1997) e
“Jurassic Park III” (2001).
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Jurassic Park (1993)
Come in ogni
film di Steven Spielberg (tranne casi più unici che rari),
sono gli effetti speciali, qui veramente di grande livello, e
l'insieme da fiaba avventurosa un po' fracassona ad avere la meglio
su una desolante e povera trama, tanto semplice e già ampiamente
vista da risultare pedante e a tratti stupida. Il pistolotto morale,
datato, stereotipato e persino tanto logoro quanto noioso sembra
inserito per dare un minimo di spessore alle immagini che, da sole,
faticano a dare dignità all'opera.
Il film si salva, in parte,
grazie alla bravura del cast, dove Jeff Goldblum, Sam Neill,
Laura Dern, Samuel L. Jackson e Richard Attenborough, degnamente
affiancati dai giovani attori che impersonano i nipoti del “padre”
dell'assurdo parco divertimenti, si impegnano molto per salvare il
poco di salvabile che c'è. Campione d'incassi, neanche a ripeterlo.
Voto:
6+
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Jurassic Park II – Il Mondo Perduto (1997)
Non propriamente necessario, ma ricco seguito del primo,
di cui perde l'elemento di novità, poiché qui di originale c'è
poco a parte l'uso ancor più massiccio e abile degli effetti
speciali.
Più desolante del precedente, maggiormente cruento e
notturno, forse per coprire la bruttezza di alcuni passaggi, con una
trama che impossibilitata ad imporsi data la propria estrema
esiguità, si affida a scene mirabolanti e fantasiose, il cui effetto
però si dissolve presto, lasciando lo spettatore di fronte ad un
mero prodotto commerciale, per quanto confezionato con furbizia ed
estrema malizia dal solito Spielberg.
Voto:
5
“Jurassic
Park III” (2001)
Siamo di fronte al peggiore della ideale trilogia, che
rivisto dopo quasi due decenni fa ancora più male. Se fosse solo una
riproposizione (ricalcatura?) di quanto già presente nella
cinematografia avrebbe almeno una sua giustificazione. Qui invece
tutto ha il sapore del già visto, del già sentito, solo che viene
proposto peggiorato e reso ancora più banale, con alcuna logica
costruttiva o narrativa, dove anche il gusto dell'avventura sbiadisce
in un film girato solo per avere la scusa di poter continuare ad
incassare e così essere legittimati a proporcene altri. Il ritorno
di Sam Neill che prova a fare Indiana Jones non basta. Peccato.
Voto:
4
I
miei bambini si sono divertiti, impauriti, hanno urlato e fatto un
sacco di domande. In fondo, al di là di tutto, è andata bene ed il
cinema svolge ancora il suo compito familiare.
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