martedì 17 luglio 2018

Vaccini, Libertà, Democrazia e Pensiero Liberale

The only freedom which deserves the name, is that of pursuing our own good in our own way, so long ad we do not attempt to deprive others of theirs, or impede their efforts to obtain it.
(John Stuart Mill - “On Liberty”)

L'unica libertà che merita questo nome è quella di perseguire a modo nostro il nostro bene, sempre che non cerchiamo di privare gli altri del loro, o di intralciare i loro sforzi per raggiungerlo.
(trad. Enrico Mistretta - “La Libertà” edizione BUR 2009)


Nel corso degli ultimi giorni mi è capitato di imbattermi in una serie di messaggi e post che trattano l'originale, quanto bizzarro tema della libertà in tema di vaccinazioni in età evolutiva, ovvero la discussione in merito alla possibilità di sottrarsi all'obbligo da parte dei genitori di far vaccinare i propri figli.
I NO/FREE/ALTER VAX, o come diavolo desiderano proporsi certi individui, utilizzando un legittimo strumento presente nel nostro Paese, si sono organizzati per raccogliere firme atte a presentare e far approvare una legge che sospenda l'obbligo vaccinale per i minori. Insomma, dopo aver proferito bugie e sciocchezze e diffuso falsità, dopo aver negato la scienza, la logica, il buon senso, aver abbandonato ogni etica del vivere comune, aver riempito di insulti e minacce l'ex ministro Lorenzin e chiunque appoggiasse e sostenesse l'importanza del suo noto decreto (oltre che personaggi pubblici che si schierassero a difesa della funzione delle vaccinazioni di massa), ora si muovono con ulteriori modalità.
L'iniziativa va registrata sotto questo nome/slogan: “LIBERTà DI SCELTA – PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE – SOSPENSIONE DELL'OBBLIGO VACCINALE PER L'ETà EVOLUTIVA”.

Viene invocata la libertà di scelta. Solo che, tralasciando il tema sotto il profilo scientifico, che dovrebbe essere inoppugnabile per chiunque sia dotato di pollice opponibile e un minimo di sale in zucca, i fautori di tale campagna danno evidente prova di confondere dei principi morali che devono invece essere tenuti distinti.

L'idea ed il concetto di libertà, tanto caro ai NO VAX, quindi a chi non vuole che i propri figli e magari anche quelli degli altri si vaccinino (poiché in fondo questo vogliono, al di là di infantili giochi e improbabili truffe linguistiche) viene da lontano, è alla base di una tradizione liberale che affonda le proprie radici specialmente nella storia e nella realtà inglese.
 

A questo proposito ci viene in aiuto John Stuart Mill, con il suo saggio “On Liberty/ La Libertà”.
Tra le varie condivisibili riflessioni e proposte contenute nel saggio sottolineo come il principio base si cui Mill fonda la struttura filosofica del suo lavoro e del suo pensiero si possa riassumere nell'idea che l'umanità è giustificata, con modalità individuali o collettive, ad interferire con la libertà d'azione di chiunque solo al fine di proteggersi. Ovvero: “Il solo scopo per cui si può legittimamente esercitare un potere su qualunque membro di una comunità civilizzata contro la sua volontà è per evitare un danno ad altri”. (“The only purpose for which power can be rightfully exercised over any member of a civilized community, against his will, is to prevent harm to others”.).

Nel 1859, anno di pubblicazione del suo saggio, Mill proponeva come principio chiave il fatto che i governi dovessero lasciare i propri cittadini liberi di esprimere qualunque opinione, anche se sbagliata, a patto però che non danneggiasse la libertà, la proprietà, o la vita degli altri. Quindi, secondo Mill, i no vax sono liberi di esprimere le proprie idee (per quanto fondate su un atteggiamento non scientifico e potenzialmente dannose per la collettività) ma non sono affatto liberi di scegliere se vaccinare i propri figli o no. Questo perché non vaccinare i figli comporta conseguenze che violano il principio di Mill.
Il principio è questo: il solo e unico fine che autorizzi l'umanità, individualmente o collettivamente, a interferire con la libertà di azione di uno o qualunque dei suoi membri, è quello di proteggere se stessa. […] Perché si giustifichi una cosa del genere (ovvero costringere o impedire una condotta), la condotta che gli si vorrebbe impedire deve essere considerata tale da provocare del male a qualcun altro. Nella condotta di chiunque, l'unico aspetto soggetto alla competenza della società è quel tanto che riguarda gli altri.”.

In sintesi:
  • i genitori che non vaccinano i figli mettono di fatto a repentaglio la salute dei minori che, pur essendo considerati, per via dell’età, incapaci di intendere e di volere su queste faccende, restano individui che il Governo, lo Stato, la collettività ha il dovere di proteggere.
  • per essere efficace nel debellare le malattie, l’intervento vaccinale deve essere rivolto al maggior numero possibile di coloro che possono essere soggetti alle patologie in questione. Altrimenti un virus, come quello del morbillo ad esempio, continuerà a sopravvivere passando da un ospite all’altro, ponendo quindi un problema di salute pubblica, ovvero mettendo in pericolo la salute di tutti.
Tutto questo, ci dice sempre Mill, perché “un uomo può causare del male agli altri non solo con le sue azioni ma anche per omissione, e in entrambi i casi gli altri possono giustamente chiedergli conto del danno”.


Pertanto, oltre al fatto che nel saggio citato John Stuart Mill ci mette in guardia anche riguardo alla “tirannia della maggioranza”, e qui evidenzio il riferimento al finto egualitarismo ed al populismo d'accatto del M5S che abbraccia la “impari muscolarità” di Salvini e del suo partito in perenne campagna elettorale, bisogna accettare che esprimere un’opinione, per quanto sbagliata, dire delle sciocchezze, persino appoggiare una causa assurda e pericolosa, è un diritto di tutti. Ma salvaguardare la salute di tutti, ed in particolare dei più deboli, è un obbligo dello Stato. Persino se a governare siano improvvisati buffoni, oscurantisti destrorsi, bugiardi seriali o caricature di se stessi. Perché non si tradisce l'essenza di uno Stato veramente democratico e liberale. Almeno spero!

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