Titolo:
Grado
sotto la pioggia
Autore:
Andrea Nagele
Traduttore:
Monica Pesetti
Editore:
Emons: - 2018
Emons:
pubblica da qualche anno una collana denominata “Gialli Tedeschi”.
Di alcuni romanzi che la compongono ho parlato in qualche occasione
in questo blog. “Grado sotto la pioggia” è una delle
ultime uscite di questa interessante serie, nonostante sia scritto da
una autrice di lingua tedesca, l'austriaca Andrea Nagele, è
ambientato pressoché totalmente in Italia, a Grado per
l'appunto, con un breve passaggio narrativo nel vicino Carso sloveno.
Poco
più di una settimana di narrazione, sotto una pioggia quasi
continua, con i giorni che segnano i capitoli che al lettore offrono
la vita, i dolori, le sofferenze, i misteri, i segreti e qualche
gioia di vari e diversi personaggi, che a loro volta scandiscono la
divisione in paragrafi dei capitoli.
Ci
sono Franziska/Francesca che sta scoprendo di essere
gravemente malata, subito dopo aver subito il tradimento del marito,
il marito stesso e la sua amante che è anche il commissario di
polizia incaricato delle indagini relative a scomparse, presunti
omicidi e altro ancora, a seguire sono presenti il suo fidanzato
ferito dall'infedeltà, una bambina di nemmeno dieci anni, una
vecchia signora che soffre di deliri psicotici, un misterioso “attore
svizzero”, vari amici parenti dei già citati personaggi ed anche
il proprietario di un bar che, a suo modo, crea un collegamento fra
vicende e vite che solo apparentemente dovrebbero scorrere per conto
loro.
Tanti
nomi che si susseguono, un po' troppe vite incasinate e problematiche
che si intersecano tra loro in un romanzo che vorrebbe, potrebbe
essere uno psicogiallo, ma che a volte privilegia l'elemento psico a
scapito di quello propriamente giallo, complice anche qualche
ripetizione di troppo.
L'autrice conosce e sa descrivere la psiche,
sia quella “ufficialmente sana” che quella disturbata e in preda
a demoni e paure, conosce Grado ed ha il merito di descriverla e
presentarla al lettore sotto una veste inedita, lontana da cliché e
cartoline turistiche e soleggiate. Sceglie un giugno piovoso e dal
cielo plumbeo per farci avvicinare alla “sua” cittadina balneare
ed al commissario Maddalena Degrassi, di cui questo libro dovrebbe
aprire la serie.
Il
pur caparbio commissario, tenace e battagliero, tanto umano da
tradire il fidanzato e da subire anche strani giochi del destino,
sembra quasi condurre le indagini un po' a caso, più travolta dagli
eventi che in grado (?!?) di gestirli e studiarli. Tanta
attenzione ai personaggi, ai loro sentimenti, alla loro psiche, ma si
giunge alla fine, alla conclusione non solo del romanzo, ma delle
indagini ed alla soluzione dei vari misteri, o presunti tali, quasi
per sbaglio, come se l'aspetto giallo/thriller fosse solo appena
accennato e magari usato come pretesto per offrire altro. In una
collana di gialli, tedeschi per l'appunto come detto, ci si aspetta
che l'ingrediente giallo sia ben presente, accompagni ed allo stesso
tempo esalti e venga esaltato dall'indagine psicologica. Quest'ultimo
a mio vedere non può risultare come l'unica e sola indagine presente
nel romanzo, senza che quella poliziesco/investigativa o di altro
sapore svolga un ruolo degno e ben sviluppato e delineato. Ci sono
molti esempi di romanzi gialli dove i due elementi sono ben calibrati
e miscelati, con soddisfazione del lettore. In “Grado sotto la
pioggia” ho l'impressione che questo manchi.
Giugno.
Un cielo plumbeo incombe su Grado e folate di aria umida attraversano
la cittadina di mare. Negli ultimi tempi. Franziska non sembra godere
di buona salute e ha da poco scoperto che suo marito Tommaso la
tradisce. La malinconia l’ha investita come la pioggia incessante
di questi giorni, e l’amico Stefano, proprietario del bar al porto,
cerca di consolarla come può, a volte con un bicchiere di buon
brandy. Franziska passa le sue giornate al balcone, e una sera al
crepuscolo nota una figura nell’acqua. Sembra una ragazza dai
capelli biondo argentati, e nei suoi quadri onirici la trasforma in
una sirena.(da
emonsaudiolibri.it)
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