Il
Santo venuto dall'Irlanda, numero 224 di Dampyr, ha ben più di
una particolarità da godere. È a colori nonostante non sia
un albo “a cifra tonda” o celebrativo nel senso più tradizionale
in casa Bonelli, è ambientato a Lucca proprio nel periodo di Lucca
Comics, ci disegnano quattro fra i più noti ed apprezzati
artisti che prestano chine e matite alla serie ed inoltre ospita
alcune splendide illustrazioni di nove rappresentanti dell’Artist
Playground che si sviluppa ogni anno nell’Area
Performance di Lucca.
Scritto
da Mauro
Boselli, il
numero ha inoltre il merito di fondere
folklore e leggenda lucchesi con due delle principali linee narrative
della serie,
facendo incontrare San Frediano, monaco irlandese che divenne vescovo
della città, con Taliesin (il
dampyr medievale)
e facendo ripercuotere gli eventi di tale connubio nella continuity
che vede impegnati Harlan e soci.
Emozionanti sia i disegni degli “ospiti” che le tavole del fumetto, anche se Genzianella, Cropera e Majo, abituati a regalarci ricchi tratteggi, toni di grigio e contrasti di luci e ombre, sembrano un po' penalizzati dal pur splendido ed intenso colore, come se l'intensità del loro tratto fosse poco adatta a tale apporto, al contrario dei disegni di Rubini, il cui segno è esaltato dalla colorazione.
Tra passato e
presente, tra l’Irlanda e la Toscana, seguiamo le gesta del
principe ramingo Finnian, destinato a diventare vescovo di Lucca con
il nome di Frediano. Al suo fianco ha il dampyr Taliesin, che lo
aiuta nella lotta contro la Maestra della Notte Vanth. Molti secoli
dopo, Harlan, Kurjak e Tesla si troveranno a riallacciare le fila di
quella storia in un drammatico confronto nei sotterranei di Lucca.
Tredici diversi disegnatori per una storia sospesa tra realtà e
fantasia! (da sergiobonelli.it)
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