Solo
poche settimane fa parlavo con un simpatizzante del M5S che si diceva
entusiasta del fatto che di lì a breve il Governo avrebbe approvato
il Ddl Anticorruzione. Sosteneva che sarebbe stato l'ulteriore prova
della efficacia e onestà dell'esecutivo M5S-Lega. Ovviamente
tralasciava, nella sua considerazione, quanto contenuto fra le righe
del decreto che, riferendosi al ponte Morandi di Genova, permetteva,
di fatto, un condono edilizio e legittimava l'inquinamento
ambientale. Ma tant'è, il suo entusiasmo era tale da risultare quasi
contagioso.
Oggi,
con il Ddl compilato, oltre alla condivisibile (per carità!)
stretta sui corrotti, noto come si facciano passare due norme con una
loro perversa specificità: una consente agli enti locali di
assegnare direttamente lavori e servizi ad imprese e soggetti, senza
necessità di indire gare d'appalto, fino al limite di un importo di
200.000 euro; l'altra dichiara non necessario presentare
certificazione antimafia, ovvero prova che imprese e soggetti non
siano mafiosi o connessi con le mafie, per servizi e lavori in affido
fino al limite di 150.000 euro.
Magari
esagero, ma a me pare evidente quanto questo sia un regalo, o
quantomeno un grande favore al malaffare, alla criminalità
organizzata, alle Mafie. Questo da un Governo che per bocca del suo
Ministro dell'Interno, nonché Vice Presidente del Consiglio e del
suo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sosteneva che
avrebbe sconfitto le Mafie in pochi mesi, al massimo in pochi anni!
Nessun commento:
Posta un commento