venerdì 18 gennaio 2019

La comodità e l'arroganza dell'ignoranza

L'ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza”
(Charles Darwin – L'Origine dell'Uomo)

Una delle cose più dolorose del nostro tempo è che coloro che hanno certezze sono stupidi, mentre quelli con immaginazione e comprensione sono pieni di dubbi e di indecisioni”
(Bertrand Russel)

"Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio”
(William Shakespeare – Come vi pare)


Sapete chi sono Dunning e Kruger? No, niente a che fare con la nazionale di sci austriaca, tanto meno con il Bayern Monaco od il processo di Norimberga, poiché David Dunning e Justin Kruger sono due psicologi della Cornell University. A loro si devono una serie di studi che hanno portato alla formulazione di quello che viene studiato e ricordato come l'Effetto Dunning-Kruger.

Nel 1999 i due studiosi fecero una serie di esperimenti sociali, che li portarono a formulare, all'interno dell'articolo “Unskilled and unaware of it: How difficulties in recognizing one’s own incompetence lead to inflated self-assessments” una serie di ipotesi, procedimenti e risultati che generarono la definizione del Dunning-Kruger Effect, ovvero una forma di distorsione cognitiva.
Viene definita come il fatto che “le persone traggono conclusioni errate e fanno scelte sbagliate ma la loro incompetenza li priva della capacità metacognitiva di realizzarlo. Gli incompetenti di conseguenza soffrono di superiorità illusoria, considerando le loro competenze superiori alla media, molto più di quanto non siano in realtà. Per contrasto le persone molto competenti sottovalutano le loro capacità, e soffrono di inferiorità illusoria. Questo causa una situazione viziosa, in cui le persone incompetenti si considerano molto superiori alle persone veramente competenti. Il fenomeno spiega anche perché la competenza vera possa indebolire la fiducia in se stessi, in quanto le persone competenti presumono sbagliando che gli altri abbiano un livello di comprensione e abilità almeno equivalente alle loro. Se ne desume che la distorsione cognitiva degli incompetenti deriva da un errore di valutazione su se stessi, mentre la distorsione cognitiva dei competenti deriva da un giudizio errato sugli altri”.


In buona sostanza i ricercatori ipotizzarono che, per una data competenza, le persone inesperte:
  • tenderebbero a sovrastimare il proprio livello di abilità;
  • non si renderebbero conto dell'effettiva capacità degli altri;
  • non si renderebbero conto della propria inadeguatezza.

Ovvero: più uno non sa niente di un argomento, non ha vere capacità, più crede di saperla lunga. Secondo Dunning e Kruger gli incompetenti hanno questa doppia fregatura: l’abilità necessaria per riuscire bene in una attività è di fatto identica a quella necessaria per valutare i risultati. Quindi gli ignoranti, gli incompetenti tendono a non riconoscere la reale competenza altrui e sono più superbi, sovrastimando le loro poche conoscenze e loro insufficienti abilità. Quindi si sentono migliori anche di quelli che sono competenti ed hanno adeguate conoscenze e competenze su un determinato argomento o materia. Questi individui tendono a dimenticare, sottovalutare o, anche peggio, negare il fatto che sia necessario saper fare bene qualcosa per essere in grado di giudicare come la fanno gli altri. La stessa ragione, in fondo, per cui gli studenti non hanno la facoltà di darsi da soli i voti agli esami.

Quindi gli incompetenti, secondo quanto ipotizzato e provato tramite esperimenti, prove e verifiche (ovvero secondo il metodo scientifico applicato agli studi psico-sociali) da Dunning e Kruger, non giudicano la propria abilità in base all’effettivo confronto dei risultati a lungo termine con quelli del resto delle persone. Al contrario, partono con una idea preconcetta, ed in gran parte dei casi infondata, sul proprio grado di preparazione (“sono bravissimo”) e tendono a cercare conferme (inesistenti) nei risultati. 

 
Se tutto ciò rimanesse confinato in un campus studentesco, o in dispute fra amici e colleghi, i risultati e gli effetti potrebbero essere trascurabili o facilmente rimediabili. Ma se l’effetto Dunning-Kruger si verifica e si propaga in vari ambiti pubblici e/o privati, specie se in grande scala, gli effetti rischiano di essere drammatici. Magari ci si limita a qualcuno che si convince di poter essere un ottimo selezionatore della Nazionale di calcio italiana. Che cosa ci vuole? So io chi e come farli giocare! (barbieri, tassisti e baristi ne sono un chiaro esempio). Poi magari si passa a qualcuno che cova ambizioni maggiori, tipo risolvere il problema del traffico nella propria città, o proporre un innovativo ed allo stesso tempo efficace metodo per smaltire l'immondizia, o produrre energia economica e pulita senza sforzo e così via. Che incompetenti i politici, gli scienziati e gli studiosi! So io cosa fare! Quante volte l'abbiamo sentito dire, o magari noi stessi l'abbiamo detto.


Poi magari un gruppo di questi individui si incontra, per caso o per destino, e si fa prendere la mano. Accade che ci prendono gusto, si fanno forza (?) l'uno con l'altro, si complimentano vicendevolmente per le loro pensate e la loro sicurezza (anche detta arroganza), quindi si organizzano, formano una rete, fanno proseliti e trovano supporto. Supporto a qualunque argomento sballato scaturito dalla propria incompetenza, così che quella rete diventa sempre più grande, tutti questi incompetenti riuniti finiscono per crederci veramente, si convincono e sostengono a vicenda. Ed in questa dinamica si radicalizzano, rafforzandosi nell'idea che chi non la pensa come loro è in malafede, è corrotto, è al soldo di qualche oscuro potere, e che le evidenze contrarie sono fabbricate, manipolate da misteriosi gruppi di interesse. Magari potrebbero arrivare a mettere in dubbio l'utilità e l'azione dei vaccini, contestare decenni di studi in campo medico e le consolidate profilassi per evitare malattie e disturbi. Oppure si convincono che oscuri Poteri Forti tramano per impedire all'Italia di svilupparsi in campo economico, che chiunque abbia amministrato o governato le città, le Regioni, lo Stato, abbia amministrato la Giustizia o diretto Enti Pubblici e Privati sia un corrotto, un ladro, un mero esecutore di ordini e direttive emanate da oscure entità od eminenze grigie.

Addirittura un tale gruppo di ignoranti, incompetenti, arroganti, a digiuno pressoché totale di educazione civica e senza alcuna reale base di procedure amministrative e privi di conoscenze in tema di Costituzione della Repubblica, filosofia politica, riflessione sui principi del vivere civile e dell'agire democratico e analisi sociale, arriva a pensare di essere in grado di governare una Nazione come l'Italia. Ovvero di svolgere il compito di Ministri, Presidenti della Camera e del Senato, occupandosi di Politiche del Lavoro, di Opere Pubbliche, di Sanità e così via.
Sembra effettivamente assurdo, uno scenario da incubo, ammetterete, specie se tale gruppo, nell'esercizio del Potere, si accorda con un altro gruppo che, con maggiore perversa consapevolezza, agisce con fini evidenti per assecondarli e poi soverchiarli allo scopo di mettere in atto politiche ed azioni antidemocratiche, illiberali, misogine, xenofobe e tutto il repertorio di quella gentaglia.


Ma, sempre Dunning e Kruger, ci dicono che “gli incompetenti possono aumentare la propria consapevolezza sulla loro scarsa abilità, ma ciò avviene paradossalmente solo aumentando la propria competenza (le capacità metacognitive crescono insieme, parallelamente, alla capacità di avere una performance sempre migliore)”. Ovvero se un individuo comincia a studiare, se impara qualcosa su un argomento, se prova sul serio a cimentarsi in un’attività, finisce per rivedere le proprie valutazioni iniziali. Fino al punto di diventare più critico verso se stesso, quindi si mette in discussione e magari si rende conto di quanto si fosse sbagliato, di quanti danni ha direttamente o indirettamente provocato e cerca di rimediare. Francamente non ho molta fiducia nel gruppo a cui ho, chiaramente, fatto riferimento, ma forse potrebbe accadere.
Comunque non sono abbastanza competente per esserne certo.






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