La conosci la storia
del Re Pescatore? Comincia col re da ragazzo, che doveva passare la notte nella
foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare re, e mentre passa la notte
da solo è visitato da una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il
Santo Graal, simbolo della grazia divina, e una voce dice al ragazzo: "Tu
custodirai il Graal onde possa guarire il cuore degli uomini!". Ma il
ragazzo accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di
bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un
ragazzo, ma onnipotente come Dio, allungò la mano per prendere il Graal e il
Graal svanì, lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco. E mentre
il ragazzo cresceva, la ferita si approfondiva, finché un giorno la vita per
lui non ebbe più scopo, non aveva più fede in nessuno, neanche in sé stesso,
non poteva amare ne sentirsi amato, era ammalato di troppa esperienza, e
cominciò a morire. Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il re da
solo, ed essendo un semplice di spirito egli non vide il re, vide soltanto un
uomo solo e sofferente, e chiese al re: "Che
ti addolora amico?" e il re gli rispose: "Ho sete e vorrei un po' d'acqua per rinfrescarmi la gola".
Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d'acqua
e la porse al re, ed il re cominciando a bere si rese conto che la piaga si era
rimarginata. Si guardò le mani e vide che c'era il Santo Graal, quello che
aveva cercato per tutta la vita. Si volse al giullare e chiese stupito: "Come hai potuto trovare tu quello che
i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?" e il giullare rispose: "Io non lo so, sapevo solo che avevi
sete".
(Parry/Robin Williams
in “La Leggenda del Re Pescatore”, di Terry Gilliam - 1991)
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