Momento di Luna
Luna
verde sui campi.
Le
aie sono addormentate.
Sulla
porta della chiesa
Alcune
vecchie noiose
Raccontano
dei loro tempi
A
dei ragazzetti sudici.
Una
madre insonnolita
Allatta
la sua bambina
Sotto
l’iride liquefatto
Della
luna addolorata.
Un
canto pieno di pena
Giunge
dalle sierras
Da
un cuore che tra i lecci
I
propri dolori sospira.
Le
bambine sugli spiazzi
Cantano
la storia moresca
Di
un cristiano cavaliere
E
di una mora prigioniera
Che
s’incontrano in un prato
Il
giorno della Pasqua di resurrezione.
L’aria
porta sulle proprie ali
Un
dolce rumore di squille
Che
piangono nei recinti
Tristezze
non comprese.
La
luna finge lagune
Di
mistero nelle zone d’ombra.
Le
tristezze di rovina
Le
tarde vecchie meditano.
I
grilli toccano le loro corde
Accompagnando
le bambine
Che
gridano stonate
Con
le loro secche vocine:
“Scostati,
mora bella
Scostati,
mora graziosa”.
E
nei campi freddi e gravi
Profondo
silenzio palpita
Sul
bosco di suoni
Che
formano il rauco vocio
Di
rane, grilli e cani.
Sfumato
nella lontananza
Un
orologio dice le undici
In
una torre perduta.
Luna
verde sui campi.
Le
aie sono addormentate.
(Federico
García Lorca – trad. Glauco Felici)
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