“Al
di sopra degli stagni, delle valli, delle montagne, dei boschi, delle
nubi, dei mari, al di là del sole, dell'etere e dei confini delle
sfere stellate...”
Vent'anni
fa, più esattamente vent'anni fa a settembre, arrivò in edicola il
primo numero di una serie targata Bonelli intitolata Napoleone,
con protagonista Napoleone Di Carlo, un albergatore ginevrino
entomologo per passione, creato da Carlo
Ambrosini.
La
serie a cadenza bimestrale uscì in edicola fino al 2006,
concludendosi con l'albo n°54.
Mi
appassionai subito alla serie, al personaggio, al ritmo narrativo che
faceva incontrare introspezione ed indagini poliziesche ed ai temi
presentati.
Era
un noir introspettivo, originale ed intrigante, non comune per
il fumetto italiano, che riusciva a coniugare profondità e
fruibilità, grazie ad eccellente scrittura e una serie di ottimi
disegnatori, tra cui oltre oltre allo stesso Ambrosini, Paolo
Bacilieri, Marco Nizzoli, Giulio Camagni, Gabriele Ornigotti e
Pasquale Del Vecchio.
Evidenti
i riferimenti alla psicanalisi junghiana, nonché al noir francese,
alle atmosfere di Simenon, ed il debito nei confronti del Philip
Marlow di Raymond Chandler.
Oltre
al protagonista, non erano da trascurare almeno altri 4 personaggi
della serie, ovvero le tre proiezioni della mente dello stesso
Napoleone, presenti in ogni albo, ovvero Lucrezia, Caliendo e
Scintillone, e la giovane Allegra, una ragazzina orfana di cui
l'albergatore ginevrino diviene tutore.
La
Sergio Bonelli lo scorso anno ha mandato in libreria un volume
contenente una selezione di storie pubblicate all'interno della
serie, inoltre sembra che prossimamente i vecchi e nuovi appassionati
potranno godere di tre storie inedite.
Motivo
ulteriore per ricordare Napoleone e celebrarne il ventennale!
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