La serie
Dampyr è nota per la capacità di trattare temi contemporanei
e Storia, facendoli incontrare attraverso fatti odierni che si
intrecciano con leggende, narrazioni antiche, fatti reali, precisi
riferimenti, mitologia o fantasiose ricostruzioni da parte di popoli
e popolazioni.
Lo Speciale
n.13 “La Terra delle Aquile” ne è un ottimo esempio, con in
più il punto di forza di svolgersi in un territorio fertile di
vicende e leggende, oltre che molto vicino alla terra d'origine di
Harlan Draka. Zona affascinante l'est Europa, ancora di più i
Balcani, nel caso specifico l'Albania, che il lettore scopre o
riscopre sia ai giorni nostri che nel corso del XV° secolo, quando
era terreno di scontro fra i suoi abitanti e l'esercito ottomano.
Ulteriore
personale stimolo all'acquisto dell'albo è l'immagine di copertina,
che omaggia, grazie al lavoro di Enea Riboldi,
la principale opera per cui è conosciuto Caspar David Friedrich, ovvero
Il Viandante sul Mare di
Nebbia.
Chi
gentilmente segue questo blog, è al corrente che già in un'altra
occasione ho
parlato del pittore tedesco, per cui non si stupirà a leggere come
il riferimento artistico risulti, ai miei occhi, una marcia in più.
Come
detto, la
Terra delle Aquile è un incrocio
tra vicende storiche realmente accadute, mitologia e fantasy-horror.
Le vicende reali di Giorgio
Castriota Skanderbeg,
eroe e patriota albanese che nel XV° secolo bloccò l’avanzata
degli Ottomani dall’Albania verso l’Europa, vengono sovrapposte a
quelle del Maestro della Notte
Vrana.
Vrana si contrappone a Horvat,
intenzionato ad impossessarsi di quella porzione di territorio
balcanico, ponte tra Oriente e Occidente e snodo importante tra
l’Europa ed altri Paesi, in cui Vrana vive da sempre.
In questa contesa verrà coinvolto
anche Harlan, che dunque insieme ai suoi
compagni Tesla e Kurjak si
ritroverà nel mezzo di uno scontro tra Maestri della Notte
all’interno del quale risulterà, suo malgrado, ago della bilancia.
Lo speciale di Dampyr numero 13 sfrutta
una sovrapposizione di linee temporali, quella del
quindicesimo secolo durante l’invasione ottomana in Albania, e
quella dei nostri giorni, per creare una storia che ha molti dettagli
e, grazie al maggior numero di pagine rispetto agli albi della serie
regolare, con un ritmo narrativo scorrevole e coinvolgente, anche
per chi legge le avventure del nostro eroe solo occasionalmente.
Non mancano le scene d'azione ed il
movimento, duelli action-fantasy e scenari gotico-horror, grazie al
soggetto e sceneggiatura di Claudio
Falco, con
testi che rendono al meglio una
trama mistery di una
storia vecchia di seicento anni, che si sovrappone alla linea
temporale attuale, rivelando poco per volta quell’oscuro passato
che sarà la base per risolvere la trama ambientata nel presente.
In Albania,
dalle nebbie dei campi di battaglia passati, riaffiora il cruento
scontro tra due maestri della notte. Che parte ha avuto Giorgio
Castriota Skanderbeg, l'eroe e patriota albanese che nel XV secolo
bloccò l'avanzata dei turchi? E che parte avrà Harlan Draka, il
Dampyr? (da
sergiobonelli.it)
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