sabato 18 novembre 2017

Dampyr Speciale n.13 - La Terra delle Aquile

La serie Dampyr è nota per la capacità di trattare temi contemporanei e Storia, facendoli incontrare attraverso fatti odierni che si intrecciano con leggende, narrazioni antiche, fatti reali, precisi riferimenti, mitologia o fantasiose ricostruzioni da parte di popoli e popolazioni.

Lo Speciale n.13 “La Terra delle Aquile” ne è un ottimo esempio, con in più il punto di forza di svolgersi in un territorio fertile di vicende e leggende, oltre che molto vicino alla terra d'origine di Harlan Draka. Zona affascinante l'est Europa, ancora di più i Balcani, nel caso specifico l'Albania, che il lettore scopre o riscopre sia ai giorni nostri che nel corso del XV° secolo, quando era terreno di scontro fra i suoi abitanti e l'esercito ottomano.



Ulteriore personale stimolo all'acquisto dell'albo è l'immagine di copertina, che omaggia, grazie al lavoro di Enea Riboldi, la principale opera per cui è conosciuto Caspar David Friedrich, ovvero Il Viandante sul Mare di Nebbia.
Chi gentilmente segue questo blog, è al corrente che già in un'altra occasione ho parlato del pittore tedesco, per cui non si stupirà a leggere come il riferimento artistico risulti, ai miei occhi, una marcia in più.


Come detto, la Terra delle Aquile è un incrocio tra vicende storiche realmente accadute, mitologia e fantasy-horror. Le vicende reali di Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe e patriota albanese che nel XV° secolo bloccò l’avanzata degli Ottomani dall’Albania verso l’Europa, vengono sovrapposte a quelle del Maestro della Notte Vrana.
Vrana si contrappone a Horvat, intenzionato ad impossessarsi di quella porzione di territorio balcanico, ponte tra Oriente e Occidente e snodo importante tra l’Europa ed altri Paesi, in cui Vrana vive da sempre.
In questa contesa verrà coinvolto anche Harlan, che dunque insieme ai suoi compagni Tesla e Kurjak si ritroverà nel mezzo di uno scontro tra Maestri della Notte all’interno del quale risulterà, suo malgrado, ago della bilancia.


Lo speciale di Dampyr numero 13 sfrutta una sovrapposizione di linee temporali, quella del quindicesimo secolo durante l’invasione ottomana in Albania, e quella dei nostri giorni, per creare una storia che ha molti dettagli e, grazie al maggior numero di pagine rispetto agli albi della serie regolare, con un ritmo narrativo scorrevole e coinvolgente, anche per chi legge le avventure del nostro eroe solo occasionalmente.


Non mancano le scene d'azione ed il movimento, duelli action-fantasy e scenari gotico-horror, grazie al soggetto e sceneggiatura di Claudio Falco, con testi che rendono al meglio una trama mistery di una storia vecchia di seicento anni, che si sovrappone alla linea temporale attuale, rivelando poco per volta quell’oscuro passato che sarà la base per risolvere la trama ambientata nel presente.

In Albania, dalle nebbie dei campi di battaglia passati, riaffiora il cruento scontro tra due maestri della notte. Che parte ha avuto Giorgio Castriota Skanderbeg, l'eroe e patriota albanese che nel XV secolo bloccò l'avanzata dei turchi? E che parte avrà Harlan Draka, il Dampyr? (da sergiobonelli.it)


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