lunedì 5 marzo 2018

Citazioni Cinematografiche n.240

Detective Nock: Può una macchina pensare?  
Alan Turing: Quindi ha letto le mie pubblicazioni.  
Detective Nock: Perché dice questo?  
Alan Turing: Perché sono in una stazione di polizia accusato di aver pregato un ragazzo di toccarmi il pene e lei mi ha appena domandato se le macchine pensano.
Detective Nock: È così o no? Può una macchina riuscire a pensare come un essere umano?  
Alan Turing: Molti dicono di no.  
Detective Nock: Lei non è molti.  
Alan Turing: Il problema è che la sua è una domanda stupida.  
Detective Nock: Lei dice?  
Alan Turing: È ovvio che le macchine non possono pensare come le persone. Una macchina è diversa da una persona e pensa in modo diverso. La domanda interessante è: poiché qualcosa pensa diversamente da noi vuol forse dire che non sta pensando? Noi ammettiamo che gli esseri umani abbiano divergenze gli uni dagli altri. Lei ama le fragole, io odio pattinare, lei piange ai film tristi, io invece sono allergico al polline. Qual è il punto d-di avere gusti diversi, diverse preferenze se non mostrare che i cervelli lavorano diversamente e che pensiamo diversamente? E se diciamo questo delle persone non possiamo dire lo stesso di cervelli fatti di rame, acciaio e cavi?

(Detective Nock/Rory Kinnear e Alan Turing/Benedict Cumberbatch in "The Imitation Game" di Morten Tyldum - 2014) 



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